Durante il nostro soggiorno a Colonia, in occasione della Gamescom 2017, abbiamo fatto un salto da Ubisoft e provato una build molto avanzata di The Crew 2 durante una sessione a porte chiuse. Il racing game targato Ivory Tower promette veramente bene, queste sono le nostre prime impressioni.
L’arrivo di The Crew ha segnato un passo importante per l’evoluzione dei racing game e, pur non offrendo un sistema di guida all’altezza dei concorrenti, tantomeno un parco auto vastissimo, il titolo sviluppato dai ragazzi di Ivory Tower e pubblicato da Ubisoft ha aperto uno spiraglio verso una nuova concezione dei giochi di corse. The Crew 2, annunciato durante la conferenza Ubisoft dell’E3 di quest’anno, si impegna ad ampliare questo concetto di racing game, offrendo una totale libertà al giocatore. Molti vedranno il titolo di Ivory Tower come un concorrente diretto a Forza Horizon ed è più che normale che il titolo di Playground Games, con i suoi anni di esperienza ed il miglior sistema di guida simularcade sul mercato, vinca a mani basse. Proprio per questo, The Crew 2 non va a concentrarsi sul mero concetto di racing ma espande il mondo delle corse a più categorie di veicoli, introducendo moto, barche, aerei e vetture da Gran Prix creando così un vero e proprio racing game che abbraccia il concetto di competizione a 360 gradi.
Durante la nostra prova abbiamo gironzolato un po’ per l’enorme mappa che mira a replicare, ovviamente in scala, gli Stati Uniti d’America, da New York a Los Angeles. Un sistema di guida nettamente migliorato restituisce un buon feedback soprattutto durante il cambio di superfici, evitando quella fastidiosa derapata automatica non appena ci si accinge ad una sterzata più vigorosa. La modalità free roaming offre un’infinità di attività disponibili, tutte completabili in compagnia di un amico aprendo così le porte ad una cooperativa molto simile a quella già vista in Forza Horizon 3. Uno degli elementi più sbalorditivi è il cambio di veicoli, è infatti possibile passare istantaneamente da un veicolo all’altro semplicemente premendo un pulsante, così ci ritroveremo dall’asfalto alle nuvole in un batter d’occhio celebrando la totale libertà di azione in modo molto similare a quanto visto su Steep. Anche il sistema di guida degli aerei è ben concepito, non troppo complicato ma neanche totalmente automatico, esso permette al giocatore di spaziare tra i cieli compiendo evoluzioni sempre più rischiose sebbene non abbiamo avuto ancora modo di competere tra i cieli degli Stati Uniti. La sensazione di divertimento e libertà quando, scendendo in picchiata verso il mare con il nostro aeroplano, cambiamo in barca e, successivamente in moto o automobile è davvero sorprendente, risvegliando una sensazione che è sempre più difficile trovare nei videogiochi: il puro divertimento.
The Crew 2 si basa infatti su un concetto di libertà e divertimento, portando al giocatore la voglia di sperimentare e rischiare a velocità folli a bordo dei veicoli più disparati.
Tornando con i piedi per terra, dopo aver scorazzato in lungo e in largo, lo sviluppatore ci ha presentato tre competizioni totalmente nuove nel mondo di The Crew. La prima prevedeva una gara su motocross in un circuito fuori strada. La guidabilità delle moto, soprattutto quelle da cross, è ancora leggermente spigolosa e la gestione della moltitudine di salti presenti in questo tipo di competizione non è ancora prettamente ottimale. Tutto sommato divertente, la motocross rappresenta una disciplina molto importante grazie al suo alto livello di adrenalina e ad i circuiti sempre più folli. La seconda modalità, questa volta su strada, prevedeva una competizione basata sul drifting e sui punti ottenuti con le derapate. Non importa dunque chi arriva per primo ma vince chi effettua le sgommate più folli su una vettura designata esclusivamente per quello, ciò che ci ha fatto storcere il naso è stata l’assenza di sovrasterzo durante le fasi di derapata, troppo automatiche in quanto non necessitavano nemmeno dell’uso del freno ma semplicemente di una buona entrata in curva. La terza modalità, e forse la più promettente, è stata il Grand Prix. Un circuito da gara a tutti gli effetti da affrontare a bordo di una monoposto da GP ha messo a dura prova le nostre capacità e il sistema di guida che si è dimostrato tutto sommato molto ben sviluppato, qualche singhiozzo sulle collisioni ma in fase di sviluppo tutto è perdonabile. L’adrenalina non è mancata in nessuna delle modalità sebbene quella Gran Prix ci sia rimasta nel cuore.
Affrontando The Crew 2 da un punto di vista più tecnico ammettiamo che c’è ancora del lavoro da fare. La nostra prova è avvenuta su un PC settato ovviamente al massimo in quanto, a detta dello sviluppatore, il titolo non è ancora stato ottimizzato per le impostazioni più basse. Un comparto grafico da urlo fa da cornice all’esperienza di The Crew sebbene un framerate molto altalenante e la massiccia presenza di aliasing soprattutto negli ambienti rovini un po’ l’esperienza di gioco. Un forte screen-tearing, ci ha accompagnato durante le fasi più frenetiche soprattutto in fase di gara in motocross durante la quale il fenomeno si verificava in modo molto pesante durante i tornanti più veloci. L’uscita del titolo è prevista per il 16 Marzo 2018 su PC, Xbox One e Playstation 4, sette mesi durante i quali bisognerà lavorare su alcuni piccoli difetti per presentare un titolo all’altezza. Ciò che abbiamo visto è però davvero molto promettente e non vediamo l’ora di riprendere il volante per tornare a volare, correre e navigare.