Dopo aver provato un assaggio del nuovo titolo di Insomniac in quel di Los Angeles, siamo tornati a vestire i panni di Spiderman, questa volta per una prova molto più approfondita. L’uscita di Marvel’s Spider-Man è prevista per il 7 Settembre, esclusivamente su Playstation 4. Durante la nostra prova, durata per ben due ore, abbiamo avuto modo di saggiare le fondamenta del titolo esplorandone le meccaniche ed approfondendo i primi concetti che permettono al giocatore di ambientarsi nel mondo di gioco, vediamo com’è andata.
Dopo una breve introduzione da parte di Bryan Intihar, Creative Director di Insomniac Games, ci siamo fiondati alla nostra postazione di gioco, postazione sulla quale abbiamo passato due ore in compagnia di uno dei più grandi supereroi targati Marvel. Marvel’s Spider-Man è un progetto imponente, lo si intuisce dalle prime battute di gioco, un super-hero adventure che va a rompere quel limite di “mediocrità” spesso legato ad i titoli su licenza, proponendo un’esperienza più ampia, profonda, che permette al giocatore di respirare, liberandosi dai limiti imposti da una licenza come spesso accade con i tie-in. Marvel’s Spider-Man non va infatti a rifarsi ad alcuna produzione precedente, ne fumetto, ne film ma propone un’esperienza completamente nuova che, guidata dalla saggia mano di Marvel, si presenta come un’avventura completamente nuova e fedele alle tante storie che vedono Spiderman come protagonista. In Marvel’s Spider-Man andremo dunque a trovare i personaggi più e meno famosi legati all’universo del supereroe in calzamaglia, mescolando le carte in tavola al fine di proporre si i personaggi famosi ma illuminati da una luce completamente diversa. In questo modo ci ritroviamo tra le mani una MJ giornalista per il Daily Bugle, una zia May impegnata nella beneficenza e tanti altri personaggi famosi, dei quali non possiamo ancora rivelare le caratteristiche, che riscrivono completamente l’universo di Peter Parker. Lo Spider-Man raccontato nel titolo non sarà l’adolescente che scopre i propri poteri per la prima volta ma un supereroe già consolidato con un anno di esperienza alle spalle, una consapevolezza maggiore dei propri poteri ed una conoscenza delle figure più malvagie che popolano New York. Come abbiamo già appreso dai diversi trailer rilasciati durante gli eventi più importanti, Marvel’s Spider-Man proporrà gli antagonisti più famosi dell’uomo ragno, personaggi che, seguendo una trama ancora non ben specificata, uniranno le forze per combattere il nostro supereroe.
L’esperienza di gioco di Marvel’s Spider-Man trascende il super-hero adventure così come lo conosciamo e propone un mondo completamente aperto da esplorare e con il quale interagire costantemente. Durante le nostre due ore di giocato abbiamo avuto modo di esplorare quelle che saranno le prime battute della campagna principale, combattendo il crimine ed un nemico particolarmente famoso e, dopo aver sgominato il crimine tra combattimenti spettacolari e scene mozzafiato, ci siamo lanciati nella bellezza di una New-York capace di regalare degli scorci davvero meravigliosi. In più di un’occasione, tra una missione e un’altra, ci siamo lasciati trasportare dalla semplice esplorazione, oscillando da un grattacielo all’altro ed ammirando la bellezza della città. Uno degli elementi più importanti del titolo riguarda infatti il movimento del nostro personaggio ed il ritmo di gioco che, con un po’ di manualità da acquisire in fase iniziale, ci permetterà di sfrecciare tra gli edifici di New-York per finire la nostra corsa sulle teste di qualche malcapitato criminale. Marvel’s Spider-Man riesce, tra una missione principale e l’altra, a proporre decine di attività da svolgere durante l’esplorazione della città, una serie di missioni secondarie un po’ sterili e qualche volta ripetitive che riescono tuttavia a staccarci dalle vicende della trama principale e ci permettono di acquisire preziosi punti esperienza e gettoni da spendere in creazione e potenziamento di costumi e gadget. Sulla personalizzazione del nostro personaggio bisogna infatti mettere un accento, la componente RPG che permette di personalizzare il nostro supereroe spazia dal mero aspetto estetico a dei potenziamenti mirati alle caratteristiche principali del combattimento e delle statistiche come salute e danno inflitto. I costumi disponibili sono circa 30 ma durante la nostra prova ne abbiamo potuti provare soltanto 6, potremo vestire il nostro personaggio ispirandoci alle tute più famose del mondo dei fumetti ed ognuna di esse arriverà con un potere unico che ci darà un boost in combattimento, il che ci porta a parlare del combat system.
Marvel’s Spider-Man è chiaramente un titolo adrenalinico che affonda le sue radici su di un sistema di combattimento frenetico ed apparentemente articolato mirato a dare al giocatore quella sensazione di onnipotenza e spettacolarità che rende il tutto più coinvolgente. Durante le prime battute di gioco tuttavia il titolo non si esprime al suo meglio, permettendo al giocatore di sfruttare soltanto alcune mosse, consultabili nell’apposito elenco nel menù di pausa, e tecniche per sconfiggere i nemici. La schivata è una parte molto importante del sistema di combattimento, i nostri sensi di ragno ci avvisano del pericolo imminente rendendo il sistema di schivata abbastanza intuitivo e vantaggioso. La sensazione, almeno per i primi venti minuti di gioco, resta quella di un combat system leggermente scriptato che mira alla pura spettacolarità senza però approfondire le dinamiche stesse del combattimento, conferendo al giocatore una libertà soltanto parziale che però risulta essere sufficiente ad imparare le basi del titolo. Salendo di livello avremo invece la possibilità di sbloccare abilità e combo completamente nuove da applicare alla base già imparata, raggiungendo dunque una profondità tutta nuova che presenta diverse sfaccettature da applicare in base ad i nemici che incontreremo. Gli avversari da combattere si rivelano anch’essi inizialmente basilari ma, procedendo con le missioni, ci ritroveremo ad affrontare dei nemici via via più potenti e diversificati da sconfiggere con tecniche ben precise e con abilità molto diverse tra loro. In questo modo il combattimento diventa più dinamico ed adattato alle situazioni, un nemico armato di fucile d’assalto va affrontato in modo diverso da un altro armato di uno scudo che ci obbliga a colpirlo da dietro.
Ad arricchire ulteriormente il sistema di combattimento troviamo invece un contatore di combo che, una volta riempito, ci permette di eseguire un’esecuzione su un avversario oppure di curarci a seconda delle necessità. Il sistema di combo va ad integrarsi perfettamente con le abilità dei costumi ed i gadget che vanno a diluire ancora di più un sistema di combattimento solo inizialmente basilare ma che riesce a diversificarsi sempre di più man mano che si progredisce all’interno del gioco.
Sebbene non possiamo fare spoiler che riguardano la trama principale, i ritmi di gioco si presentano abbastanza cadenziati da permettere al giocatore di digerire senza fretta i vari rapporti tra i personaggi e, senza scendere nel dettaglio, possiamo dirvi che i ritmi di gioco sono intervallati da sezioni nei panni di Peter Parker, altri nei panni di MJ per poi tornare a vestire i panni del supereroe.
In conclusione Marvel’s Spider-Man ci ha lasciato un’ottima impressione e, sebbene le dinamiche legate alla trama siano ancora tutte da scoprire, abbiamo trovato ad aspettarci un sistema di combattimento solido e profondo con una New-York davvero splendida a far da sfondo ad una miriade di attività che, pur non essendo sempre al top della qualità, riescono a distrarci dalla campagna principale.
Aspettative:
- L’universo di Spider-Man è sicuramente in ottime mani
- Un combat system davvero splendido
- Backgound alternativo dei personaggi comunque coerente con la narrativa
- Una New-York davvero mozzafiato
Dubbi:
- Gli sviluppi narrativi sono ancora avvolti nel mistero
- Attività secondarie sottotono ed abbastanza ripetitive
- Sistema di potenziamento di gadget e tute che volge leggermente al grinding