Uno dei titoli che ha saputo catturare l’attenzione della stampa e del pubblico durante l’E3 2017 è stato sicuramente Dragon Ball FighterZ. Il titolo di Arc System Works, presentato durante la conferenza di Microsoft è senza ombra di dubbio uno dei titoli più interessanti in arivo nel 2018. Abbiamo fatto un salto da Bandai Namco durante il nostro soggiorno a Colonia e abbiamo messo le mani sull’ultima build che presenta delle novità molto interessanti.
Dragon Ball FighterZ rappresenza un vero e proprio riscatto per la serie che, nel corso degli anni, si è sempre più allonanata dal concetto di Fighter Game per avvicinarsi a quello di Brawler. Il nome di Arc System Works è leggenda nel mondo dei picchiaduro 2D, autori della serie Guilty Gears, il team di sviluppo Giapponese è sinonimo di grande speranza per tutti i giocatori. Un picchiaduro 2D estremamente tecnico che riesce in tutto e per tutto a rappresentare lo spirito di Dragon Ball. Strutturato con combattimenti in 3v3, Dragon Ball FighterZ fa del gioco di squadra il perno centrale, ponendo grande enfasi sulla composizione della squadra e sull’utilizzo delle abilità dei vari personaggi. Giusto per fare un esempio basti pensare all’abilità di Krillin legata ai fagioli senzu, capace di curare i compagni di squadra al di fuori del ring di gioco. Una delle sorprese drante la presentazione a porte chiuse riguarda due personaggi molto importanti: C17 e C18. Annunciati già da qualche giorno, abbiamo potuto provare i due androidi scoprendo con un certo stupore che questi ultimi vanno a costituire un unico personaggio. Un piccolo meccanismo che non fa altro gettare un fascio di luce sull’enorme cura per ogni singolo personaggio. C17 e C18 sono un personaggio estremamente complicato capace di essere devastante grazie ai suoi scambi veloci tra attacchi leggeri e pesanti. Un filmato in anteprima mondiale ci ha mostrato due personaggi molto importanti, appartenenti all’universo di Dragon Ball Super. Goku e Vegeta Super Sayan God Super Sayan rappresentano la punta di diamante di un roster che si scopre ogni giorno di più. Disponibili immediatamente attraverso il preoder o sbloccabili durante la campagna, i due personaggi sono sicuramente i più potenti del roster, almeno sulla carta. Il preorder garantisce inoltre l’accesso alla beta di Settembre. Un brevissimo filmato ci ha dato un assaggio di quella che sarà la campagna in giocatore singolo, tuttavia c’è ancora molto riserbo nei confronti dell’esperienza di gioco in giocatore singolo, sappiamo soltanto che C16 avrà un ruolo molto interessante nel corso degli eventi che saranno totalmente inediti e non legati al manga o all’anime.
Un piccolo assaggio delle lobby multigiocatore ha invece svelato un sistema molto interessante che mira ad un’esperienza di gioco estremamente sociale per i giocatori. Una Lobby strutturata come un piccolo villaggio permette infatti di andare in giro nei panni di un avatar personalizzabile ed è possibile accedere al matchmaking delle varie modalità semplicemente recandosi nella zona di riferimento. La modalità classica, quella 3v3, è stata già esplorata a fondo sebbene la team composition sia estremamente importante e non è umanamente possibile studiare ogni singolo personaggio e le sue sinergie. Sebbene il titolo si limiti a mettere sul ring un totale di sei giocatori, la modalità Party Match va a strutturarsi come un vero e proprio King of The Hill che mischia le squadre dopo ogni combattimento e prevede lobby da ben otto giocatori cno due spettatori e sei combattenti.
Durante la nostra prova abbiamo sperimentato qualche combinazione tra personaggio, concentrandoci sopratutto sulle transizioni in fase di combattimento. Ogni interazione con i combattenti fuori dal ring è regolata da una sequenza ben precisa di tasti, il cambio tra personaggi non è infatti casuale e la combo da eseguire per scegliere uno o l’altro personaggio è diversa ed eseguirla durante il combattimento richiede concentrazione e sangue freddo. Anche le abilità che riguardano interazioni al di fuori del ring di combattimento vanno eseguite in modo preciso, il fagiolo senzu di Krillin ad esempio va a curare un personaggio in particolare in base alla combo che eseguiamo. Il sistema di transizione, nello specifico, è decisamente diverso da quelli già visti in titoli come Tekken Tag, non è infatti possibile cambiare personaggio se non attraverso una combo che introduce il nuovo combattente, è inoltre possibile, con il giusto tempismo, cogliere di sorpresa l’avversario durante il cambio ed eseguire una combo sulla transizione che va a danneggiare entrambi i personaggi. La barra del KI va riempita durante il combattimento e permette di eseguire i colpi più potenti, le schivate e i teletrasporti.
Il feeling di Dragon Ball FighterZ è davvero incredibile, il taglio artistico, le animazioni, tutto è al posto giusto per costituire un vero e proprio gioellino. Tecnicissimo, curato nei minimi dettagli con tantissimi riferimenti all’anime attraverso frasi e scene famose che faranno la felicità dei fan più accaniti. Una prova ricchissima di informazioni che non ha fatto altro che confermare le già ottime impressioni su un titolo che si preannuncia come vero e proprio capolavoro. Non ci resta che aspettare ulteriori aggiornamenti che sicuramente arriveranno con la beta a settembre, ciò che è certo è che Dragon Ball FighterZ va a posizionarsi come un’uscita importantissima per il 2018.