Dopo la presentazione ufficiale durante l’E3 2017, Ace Combat 7: Skies Unknown torna a mostrarsi a Colonia in occasione della Gamescom. Noi ovviamente ne abbiamo approfittato e abbiamo fatto un salto da Bandai Namco per mettere le mani sull’ultima build del gioco. Vediamo cosa ci aspetta nei cieli di Ace Combat 7: Skies Unknown.
Le radici di Ace Combat affondano in un passato ormai piuttosto remoto, una saga fatta di alti e bassi che ha saputo ritagliarsi il suo piccolo angolo di paradiso in un panorama videoludico sempre più vasto e variegato. La netta divisione tra i simulatori di volo e i titoli più arcade rendono sicuramente Ace Combat il Re della seconda categoria, lasciando tutti i tecnicismi a Flight Simulator e compagnia. Contraddistinto da sempre dagli sfondi narrativi molto orientali fatti di complotti, guerre su scala globale e personaggi sempre ben caratterizzati, Ace Combat rappresenta un pilastro di un genere piuttosto di nicchia. Proprio per questo la presentazione di Ace Combat 7: Skies Unknown ha fatto la gioia dei fan accaniti del genere e della serie. Brand storicamente appartenente a Playstation, Ace Combat 7: Skies Unknown arriverà invece anche su Xbox e PC.
Prima di mettere le mani sulla cloche del velivolo abbiamo assistito ad una presentazione abbastanza corposa durante la quale ci sono state mostrate le caratteristiche principali del titolo facendo particolare attenzione all’elemento meteorologico ed al suo impatto sul gameplay. Lungi dall’essere un simulatore, Ace Combat 7: Skies Unknown cerca comunque di creare un legame con la realtà e lo fa attraverso le condizioni climatiche estreme durante le quali nessun pilota sano di mente si azzarderebbe a volare. Avvolto ancora nel mistero la componente narrativa, ci siamo dunque concentrati sulle meccaniche di gameplay di base, esplorando quelle che sono le tattiche atte a sfruttare a nostro favore le condizioni climatiche più sfavorevoli.
Il Typhoon, ovvero l’unico velivolo presente in questa build, è stato il protagonista non solo della prova ma anche della presentazione. Apparentemente personalizzabile nei minimi dettagli, abbiamo sfrecciato tra le nuvole, nascondendoci dai nemici, andando così a creare una copertura molto funzionale per poi passare alle turbolenze, capaci di alterare in modo anche pesante la guidabilità del velivolo. Elementi climatici come ghiaccio e nebbia possono invece cambiare totalmente l’approccio al gameplay, il primo infatti rischierà di congelarci prima il vetro, andando a limitare la visuale e per finire le ali del velivolo, rendendo praticamente impossibile quasiasi tipo di manovra. Il ghiaccio rappresenta forse l’elemento più incisivo tra quelli mostrati, capace di alterare in modo molto aggressivo l’esito della missione intrappolando molto velocemente i piloti all’interno dei loro velivoli. La nebbia è invece infida, proprio come nella realtà, nascondendo ostacoli capaci di distruggere facilmente l’aereo, allo stesso tempo però può rappresentare un rischioso nascondiglio per sfuggire ai nemici più audaci.
Analizzando la breve build da un punto di vista puramente tecnico, Ace Combat 7: Skies Unknown ha ancora molto lavoro davanti a se. Il titolo era infatti previsto inizialmente per il 2017 ma il team di sviluppo ha ben deciso di far slittare l’uscita del titolo al prossimo anno. Un framerate fortemente instabile fa da cornice ad un dettaglio grafico ancora non sufficiente per un titolo di questa portata, mostrando texture spesso slavate e poco definite. Anche gli ambienti mancano del dettaglio necessario a stupire ed immergere il giocatore nel mondo di gioco. Il tempo è comunque nostro alleato e probabilmente il titolo subirà diversi miglioramenti nel corso dei mesi a venire.
Oltre alla demo classica abbiamo colto un assaggio della modalità VR disponibile alla prova sul visore Playstation, un leggero motion sickness dovuto probabilmente alle colazioni poco sane di colonia non ha alterato un’esperienza di gioco tutto sommato promettente ma che si distacca nettamente dal titolo di base. La modalità VR di Ace Combat 7: Skies Unknown prevede infatti delle missioni designate apposta per i visori e non sarà possibile affrontare il titolo canonico per mezzo della realtà virtuale. Per il momento non ci resta dunque che attendere ed assistere alla crescita di un titolo molto amato dai fan del genere rinnovando l’appuntamento per il 2018.