La beta tecnica di Halo Infinite ci ha permesso di mettere le mani sull’esclusiva di punta della line-up Xbox. 343 Industries ha deciso di mettere sotto stress i server proponendo un primo weekend di gioco, noi come sempre abbiamo risposto alla chiamata, ecco le nostre prime impressioni.
Che Halo Infinite sia un titolo dallo sviluppo problematico non è un mistero. Inizialmente pensato come titolo di lancio per la generazione Xbox Series X|S, l’ultima fatica di 343 Industries è slittata al 2021 dopo una serie di polemiche relative al gameplay mostrato lo scorso anno. Effettivamente la build mostrata da Microsoft nel 2020 non era sicuramente incoraggiante e, meme su Craig a parte, erano pochi gli elementi davvero rilevanti e stimolanti. Nel 2021 si suona tutt’altra musica, non sappiamo ancora la data dell’uscita di Halo Infinite, generalizzata in un poco chiaro “Holiday 2021”.
Dopo anni di teaser trailer, aggiornamenti dagli sviluppatori e rumors, siamo finalmente riusciti a mettere le mani su una build di Halo Infinite. Le aspettative relative a questa prima beta tecnica non erano altissime eppure, pur volendo sorvolare fino ad un certo punto sullo stato del gioco, ci saremmo aspettati qualcosa in più sul fronte tecnico. Ammesso che si tratti di una build sicuramente vecchia di qualche mese, lo stato dei lavori non ci è sembrato particolarmente avanzato, soprattutto pensando alla finestra di uscita fissata per la fine di quest’anno. Sono tante le sbavature, i problemi di ottimizzazione soprattutto su PC e il feeling generale punta verso un prodotto ancora in pieno sviluppo ma lontano dalla sua forma finale. Lo ripeteremo più e più volte nel corso dell’articolo: si tratta di una beta tecnica, probabilmente l’aspetto finale del gioco non sarà questo eppure ci aspettavamo qualcosa di più.
Se dal fronte tecnico le notizie non sono delle migliori, per quanto riguarda il gameplay e, soprattutto il gunplay, ci sono pochi dubbi. La formula messa a punto da 343 Industries è il frutto di anni di esperienza e di un bilanciamento pesato sui feedback della community nel corso degli anni. Il risultato è un prodotto bilanciato che si allontana dai poli del genere, posizionandosi a metà tra l’adrenalina di un FPS veloce e la strategia di uno shooter più ponderato. Ottimo il feeling delle armi, la sensazione dell’impatto dei colpi e la pulizia generale quando arriva il momento di combattere, il feeling è quello giusto, è Halo, finalmente. La sensazione di mettere le mani ancora una volta, dopo tanti anni, su un nuovo capitolo della serie che ha ridefinito gli FPS è fantastica e la passione di 343 Industries è tangibile ad ogni singolo colpo sparato. I ragazzi di 343 amano Halo e rispettano la sua eredità. Giocando le brevi sessioni della beta tecnica è evidente il backtracking effettuato in fase di sviluppo, 343 Industries è tornata sui propri passi, ha guardato ai primi capitoli ed ha ridefinito un concept universale con lo scopo di trovare il giusto bilanciamento. Se il feeling delle armi risulta consistente e soddisfacente, i movimenti hanno sicuramente bisogno di un’ultima rifinitura. Muoversi per le mappe non è particolarmente problematico, tuttavia si respira un’aria troppo “antica” e lenta che va creare una dissonanza importante con il resto degli elementi messi in campo. La presenza di uno sprint adeguato è oggi fondamentale negli shooter e Halo Infinite deve ancora mettere in campo una soluzione adeguata in tal senso. Anche la camminata ha bisogno di qualche rifinitura, l’oscillazione della telecamera durante gli spostamenti non è delle migliori e da una sensazione di continuo traballare che non restituisce un feedback sufficientemente consistente.
Durante i primi due giorni di test, 343 Industries ci ha permesso di provare due mappe e due modalità: Marine Bot Slayers e Weapon Drills. La prima modalità mette una squadra di 4 giocatori contro 4 Bot all’interno delle due mappe messe a disposizione, è il modo migliore per saggiare il gameplay di Halo Infinite. La formula del Deathmatch a squadre classico funziona sempre, tanta adrenalina, strategia e voglia di scoprire. Certo, contro l’IA è tutto molto più semplice ma non sottovalutate le capacità dei bot, potrebbero teabaggarvi alla prima occasione senza pietà. Per quanto affinata e precisa possa essere l’IA, il feeling cambia parecchio, scardinare la strategia dei giocatori è tutt’altra cosa ma ci accontentiamo. Le due mappe proposte offrono una finestra sui punti cardine del design di Halo Infinite. La prima è una piccola mappa simmetrica all’aperto, un piccolo campo di battaglia su più livelli con scorciatoie e power-weapon da conquistare. Nulla di particolarmente esaltante o caratterizzato ma rispecchia alla perfezione lo stile arena della saga.
La seconda mappa, rilascia durante la seconda giornata di test, chiamata Recharge, mette a disposizione degli spazi più ampi e va a contrapporsi allo stile della prima proponendo un’ambientazione chiusa e ricca di spunti tattici mettendo a disposizione dei giocatori una delle nuove features di Halo Infinite: il rampino. Si tratta di un accessorio capace di stravolgere completamente la mobilità del giocatore e di conseguenza le strategie messe in campo durante le partite. Weapon Drills è invece la seconda, rudimentale, modalità messa in campo da 343 Industries per questa beta tecnica. Si tratta di un tutorial per le armi che ci permette di provare le varie bocche di fuoco con bersagli da eliminare, una modalità da affrontare in solitaria con lo scopo di testare le armi ed il loro feeling al di fuori delle partite contro i bot.
Oltre agli aspetti legati al gameplay, la beta tecnica di Halo Infinite ci ha permesso di dare uno sguardo al modello del battle pass utilizzato ed alle opzioni di personalizzazioni del personaggio. Nulla di particolarmente esaltante o fuori dagli schemi, tante skin sbloccabili per le armi e armature, valuta di gioco e personalizzazioni per i veicoli. Il comparto multigiocatore di Halo Infinite arriverà come free-to-play ma non abbiamo ancora idea del modello di monetizzazione e microtransazioni che 343 Industries metterà in campo. Manca relativamente poco alla finestra di uscita del titolo, le nostre impressioni sulla beta tecnica sono contrastanti, da un lato abbiamo un gunplay solido ed un ritorno al passato per quanto riguarda il feeling delle armi, dall’altro abbiamo un gameplay da rifinire in termini di movimenti ed un comparto tecnico decisamente sottotono.
Ancora una volta, sappiamo benissimo che si tratta di una beta volta a stressare i server e non a mostrare le potenzialità del gioco nella migliore delle forme, tuttavia l’aspetto generale dà l’impressione che lo stato dei lavori non sia poi così avanzato da giustificare un’uscita per fine 2021. C’è da dire anche che il comparto multigiocatore non è e non sarà mai il banco di prova appropriato per valutare la resa grafica di Halo Infinite, per quello dovremo aspettare la campagna. In definitiva, ci saremmo aspettati qualcosa in più ma, dubbi a parte, è sempre bello tornare su Halo.