Stando a quanto riportato da un nuovo report pubblicato da Windows Central, la guerra tra Russia ed Ucraina ha avuto delle ripercussioni anche su Halo Infinite, con il team di sviluppo americano che a causa di questo triste e certamente inatteso evento avrebbe visto rallentare in modo importante lo sviluppo dei contenuti post lancio del nuovo capitolo della serie sparatutto.
Difatti secondo una fonte anonima, che ha lavorato in precedenza ad Halo Infinite, uno degli ostacoli inattesi riscontrati dal team appartenente agli Xbox Game Studios, riguarda in particolar modo la realizzazione delle mappe che avrebbero dovuto fare parte del ricco supporto post lancio organizzato dal team.
Il supporto post lancio di halo Infinite sarebbe stato fortemente rallentato dalla guerra tra Russia ed Ucraina
E questo perché 343 Industries stava lavorando a stretto contatto con il team russo di Sperasoft, uno studio di supporto che fa parte di Keywords e che segnaliamo fornisce QA, grafica e supporto tecnico a tutti i team di sviluppo e publisher che richiedono del supporto di natura tecnica, dove tra questi troviamo ad esempio anche Ubisoft.
Sperasoft avrebbe quindi dovuto collaborare attivamente allo sviluppo delle mappe aggiuntive di Halo Infinite, ma visto lo scoppio della guerra tra Russia ed Ucraina questa collaborazione è stata bruscamente “bloccata“, con i lavori di diverse mappe multiplayer che sono rimasti letteralmente congelati in vista di tempi migliori.
Difatti la collaborazione tra 343 Industries e Sperasoft vedeva il team di sviluppo di proprietà di Microsoft inviare al team di supporto delle concept art delle mappe da realizzare, con quest’ultimo che poi le utilizzava per creare una bozza approssimativa e incompiuta di come sarebbe dovuta essere la mappa finale e completamente giocabile.
Ma visto lo scoppio del conflitto, la divisione russa di Sperasoft si è praticamente bloccata all’improvvisa, rallentando di conseguenza in modo importante anche la realizzazione delle nuove mappe in arrivo su Halo Infinite. Windows Central ha inoltre rivelato di aver contattato Microsoft per ricevere un commento a riguardo, ma il colosso di Redmond ha rifiutato di commentare.