Il mese scorso, lo sviluppatore 343 Industries ha rilasciato un test tecnico per la modalità multiplayer di Halo Infinite. I selezionati per la partecipazione hanno avuto la possibilità di provare tre mappe e una dozzina di armi del tanto atteso sparatutto in prima persona, oltre a una nuovissima aggiunta alla serie: i bot.
Ma come ha fatto il team di sviluppo a creare dei bot cosi “umani”, in grado anche di fare degli “strafe”, giocare di squadra, prendere le armi da terra ed altro ancora? Gli sviluppatori hanno dedicato risorse per basare l’intelligenza artificiale dei bot sui giocatori di Halo reali, spiegando a Kotaku:
“Abbiamo passato molto tempo ad analizzare il modo in cui gli umani giocano nei playtest interni e nei precedenti giochi di Halo”, hanno detto due sviluppatori. “Abbiamo cercato di capire perché le persone fanno quello che fanno in multiplayer e poi come potremmo modellare quelle scelte.”
Il team ha iniziato isolando le singole azioni, perfezionandole un po’ alla volta. Per prima cosa, naturalmente, c’è il movimento: camminare, scattare, accovacciarsi, scivolare e cosi via. Una volta che questi sono stati sistemati, 343 è passato ad altri fondamentali, come mirare e sparare.
“I giocatori spesso prendono scorciatoie attraverso le mappe, soprattutto quando diventano più abili. Far riconoscere ai bot determinati percorsi come il “percorso migliore” ha richiesto più tempo del previsto, ed è sicuramente qualcosa su cui stiamo continuando a lavorare mentre vediamo i giocatori interagire di più con i bot”, hanno affermato.
I livelli di difficoltà più elevati non si limitano a dotare i robot dei tratti che vi aspettereste, come una mira più precisa e uno sparo più veloce, migliorano anche in altri modi. Ad esempio, come hanno detto gli sviluppatori a Kotaku, i bot di Halo Infinite a livelli di difficoltà più elevati possono effettivamente utilizzare anche il radar.
“C’è un punto nell’imparare a giocare ad Halo in cui scopri il radar e come usarlo a tuo vantaggio”, hanno detto. Nel tentativo di replicare il comportamento umano, 343 ha limitato l’utilizzo del radar ai livelli di difficoltà dei bot più alti.
Il team di sviluppo ha anche spiegato la scelta di mettere dei nomi al posto dei semplici “bot 1, bot 2 ecc”, utilizzando invece diversi nickname potenzialmente utilizzabili in gioco dai giocatori, in modo da renderli ancora più umani.