A seguito della guerra recentemente scoppiata sui confini ucraini addiacenti a Russia e Bielorussia, Anonymous, il celebre gruppo di hacker, ha deciso di schierarsi contro le manovre decise da Vladimir Putin dichiarando “cyber-guerra” alla Russia. Dichiarano, al momento, di aver con successo portato offline diversi siti governativi russi, oltre che RT.com, il sito web dell’emittente televisiva controllata dallo stato.
Anonymous si schiera con il popolo Ucraino ma anche con quello russo, il nemico comune: il dittatore Vladimir Putin
Per alcuni la parola dittatore è eccessiva da affibbiare a Putin, per me invece è incredibilmente calzante. Dopotutto, dei dittatori tutt’oggi in vita, lui è tra i più potenti, e esercita la sua dittatura sforzandosi il minimo per mascherarla da qualcosa di diverso da quello che è. Ecco il messaggio che il collettivo di hakcer ha rilasciato a riguardo:
“Anonymous è attulamente coinvolto in operazioni contro la federazione russa. Le nostre operazioni stanno concentrandosi sul governo russo. Inevitabilmente il settore privato potrebbe essere colpito indirettamente. […] Vogliamo che il popolo russo capisca che sappiamo quanto per loro è difficile parlare contro il loro dittatore per paura di rappresaglie. Noi, come collettivo, vogliamo soltanto la pace nel mondo. Vogliamo un futuro per l’umanità tutta”.
Il messaggio prosegue invitando a mettersi nei panni dei cittadini ucraini sotto i bombardamenti, e invita all’unità per cambiare il mondo, e il popolo russo a dire finalmente “no” a Vladimir Putin spogliandolo finalmente del potere nelle sue mani.
Un messaggio più che condivisibile. Il popolo russo deve capire che a loro, come a chiunque altro nel mondo, i potenti possono mettere i piedi in testa solo perché loro per primi gli concedono di farlo. Il potere politico non vale niente senza l’appoggio del popolo, quindi è tempo di cambiare presa sul coltello per cominciare a tenerlo dalla parte del manico.