Con l’attesa ormai focalizzata sul lancio di GTA 6, fissato per il 26 maggio 2026, da tempo i fan si interrogano su un dettaglio fondamentale: quanto costerà Grand Theft Auto 6? A fronte di un mercato in cui i giochi AAA nel 2025 tendono sempre più verso i prezzi di 80 euro o oltre, il silenzio di Take-Two Interactive, società madre di Rockstar Games, ha generato un vivace dibattito. Ma c’è una ragione precisa dietro questa mancanza di chiarezza: la strategia.
Secondo quanto dichiarato dal CEO della società, Strauss Zelnick, durante un’intervista rilasciata a Variety, la responsabilità di comunicare il prezzo spetta a Rockstar Games, che lo farà “a tempo debito”. Non si tratta però solo di una questione di tempistica: Take-Two adotta da sempre un modello di “prezzo variabile”, finalizzato a bilanciare valore e accessibilità. Come spiega Zelnick, l’obiettivo è fornire al consumatore più valore di quanto spende, garantendo che il prezzo pagato sia sempre percepito come equo, a prescindere dalla versione acquistata.
Ecco quanto affermato da Strauss Zelnick:
“Il nostro obiettivo è sempre stato quello di offrire un valore maggiore di quello che chiediamo, quindi abbiamo sempre avuto prezzi variabili in azienda. Come sapete, l’approccio del settore è quello di lanciare un prodotto a un prezzo premium, a volte con edizioni speciali, e nel tempo, in genere, di ridurre il prezzo per ampliare le dimensioni complessive del mercato. Noi facciamo esattamente la stessa cosa. Credo che, probabilmente più di molti altri, ci concentriamo molto sull’assicurarci che l’esperienza sia eccezionale, non solo perché il gioco in sé è eccezionale, ma anche perché i consumatori hanno pagato un prezzo equo per averlo.”
Stando al CEO di Take-Two, nel settore videoludico la prassi è quella di lanciare un gioco a un prezzo alto, spesso accompagnato da edizioni speciali, per poi abbassarne gradualmente il costo e così espandere il pubblico potenziale. Il publisher americano segue questo stesso approccio, ma come sottolinea Zelnick, lo fa con un’attenzione superiore alla media alla qualità dell’esperienza e alla soddisfazione dell’utenza. La società mira non solo a offrire un grande gioco, ma anche a far sì che i giocatori siano convinti di aver speso bene i propri soldi.
Nel frattempo, Take-Two può sorridere sul fronte finanziario: i risultati dell’ultimo trimestre fiscale (aprile-giugno 2025) hanno superato le attese, con 1,42 miliardi di dollari in prenotazioni nette e 1,5 miliardi di ricavi, ben al di sopra delle stime degli analisti. Merito soprattutto delle performance di titoli come NBA 2K25, GTA Online e diversi giochi mobile. Forte di questo slancio, l’azienda ha rivisto al rialzo le proiezioni per l’anno fiscale 2026, stimando prenotazioni nette tra 6,05 e 6,15 miliardi di dollari.
E mentre cresce l’hype per Borderlands 4, NBA 2K26 e il lancio imminente di Mafia: Terra Madre, il prezzo di GTA 6 rimane un mistero — non per mancanza di chiarezza, ma per strategia. Un’ulteriore dimostrazione che ogni dettaglio del prossimo kolossal videoludico è calibrato con precisione assoluta, fino all’ultimo centesimo.
Proprio in tal senso ricordiamo che secondo un analista Grand Theft Auto 6 costerà 100 euro ma venderà comunque tantissimo.