In seguito all’annuncio-lampo da parte di Obsidian durante l’Xbox Games Showcase, Grounded, il nuovo titolo survival sviluppato da uno dei team first-party di Microsoft più amati, arriva in accesso anticipato su Xbox Game Pass: nella nostra anteprima tutti i dettagli su questo gioco “in miniatura” che abbiamo provato in questi giorni.
Annunciato con un’esilarante trailer all’insegna del “se aspettavate il più grande gioco dell’anno… aspettate Cyberpunk 2077”, Grounded, un survival fortemente ispirato a titoli come The Forest e Ark: Survival Evolved, arriva per allietare un’estate sicuramente povera di uscite per la grande X.
Dopo una closed beta piuttosto soddisfacente, Grounded ha subito riscosso un gran successo tra i giocatori, andando a creare una piccola community che sicuramente saprà indirizzare gli sviluppatori verso la giusta strada in quel tortuoso cammino che è l’accesso anticipato. Ovviamente anche noi non abbiamo esitato a buttarci nella mischia e, armati di Xbox Game Pass e di tanta voglia di scoprire il piccolo mondo che Obsidian ha imbastito per noi, ci siamo lanciati all’avventura. Quello di Grounded è sicuramente un set-up molto particolare, andremo infatti a vestire i panni di 4 Bambini che, a causa di un macchinario non meglio specificato, si sono trovati rimpiccioliti nel piccolo giardino di casa. Presto scopriremo che l’innocuo manto verde ricoperto di erba, lattine e fiori di ogni genere, è tutt’altro che innocuo. A dare il via a Grounded è quella che si può definire una semplice ma ironica storyline narrata su toni leggeri ed ironici, un titolo pensato per la cooperativa a quattro giocatori che ci vedrà impegnati da un lato a scoprire cosa sta succedendo e trovare un modo per tornare alle dimensioni normali, dall’altro invece cercare di sopravvivere contro le tantissime minacce che si celano tra gli ora non tanto piccoli fili d’erba.
In questo modo, Grounded apre la strada ad un survival fatto di farming, crafting e costruzioni. Dopo una piccola serie di quest abbastanza pilotate il titolo ci lascia infatti completamente a noi stessi, scoprendo il fianco ad una penuria di contenuti, quantomeno narrativi, figli di uno sviluppo ancora in corso. A sostituire la narrativa che ci accompagna per mano durante la prima ora di gioco troviamo un mondo ostile ed un sistema di crafting pensato per far collaborare i giocatori. Per costruire strutture imponenti, armi ed armature pregiate, sarà infatti necessario non soltanto procurarsi i materiali, non sempre facili da reperire, ma avere a disposizione la ricetta giusta andando a ricercare i vari materiali che raccogliamo in giro per il mondo. Tra le numerose insidie del piccolo-grande mondo di Grounded, i giocatori si troveranno a fronteggiare le creature più disparate, dalle semplici pulci ai temibili ragni. Durante le prime battute di gioco i giocatori saranno davvero vulnerabili e, anche alle difficoltà più basse, non sarà difficile andare incontro ad una terribile morte. Grounded è un titolo che richiede gioco di squadra, comunicazione e sicuramente tanta pazienza e tanta creatività. Il modello di gioco è già rodato, così come il suo sistema di crafting, ispirandosi a produzioni meno recenti come The Forest, Ark, Rust e i tantissimi survival cooperativi che hanno trovato il loro spazio nel corso degli ultimi anni.
A patto di non dipendere ciecamente da uno scopo finale, Grounded saprà conquistare i giocatori più curiosi. La struttura del sistema di crafting, dei materiali e delle meccaniche di sopravvivenza spingeranno i giocatori a costruire ben presto una base la quale vanterà inizialmente pochi comfort ma che diventerà il cuore pulsante dell’esperienza cooperativa già dalle prime ore di gioco. Oltre a dover affrontare una vasta gamma di insetti, il titolo ci metterà di fronte a delle meccaniche tipiche dei survival quali fame e sete. Al fine di mantenere i parametri vitali alti, i giocatori dovranno organizzarsi nella raccolta di viveri oppure trovare uno stratagemma per raccogliere automaticamente le risorse necessarie per rimanere in vita. Un survival in piena regola, Grounded viene semplicemente mascherato da leggero e colorato titolo estivo ma nasconde dietro al velo di ironia ed allegria un mondo davvero spietato che non esiterà ad ucciderci alla prima svista.
Lo stato dei lavori è ancora in pieno corso d’opera, lo si evince dalla penuria di contenuti sia narrativi che in termini di meccaniche, non saranno infatti necessarie troppe ore prima di aver scoperto tutti gli oggetti craftabili, a quel punto bisognerà attendere aggiornamenti che, vista la pubblicazione del titolo, sicuramente non tarderanno ad arrivare.
Tecnicamente parlando, Grounded si presenta in forma smagliante per essere un titolo ad accesso anticipato, graficamente pulito, solido e stabile. La resa grafica, anch’essa molto piacevole, non si dimostra essere particolarmente pesante e, da una prova approfondita su un PC di fascia medio-alta, il titolo riesce a mantenere i 60-80 FPS con impostazioni ultra senza troppi sforzi. A patto di sopportare qualche crash sporadico e qualche bug che ci potrebbe costringere a ricaricare o respawnare, Grounded è davvero pulito per essere un titolo uscito con la formula dell’early access che spesso e volentieri sforna delle mostruose catastrofi ingiocabili. Per avere ben chiare le idee sul titolo chiaramente sarà necessario attendere se non l’uscita definitiva quantomeno il rilascio di contenuti aggiuntivi che, al momento, mancano.
Grounded è dunque un prodotto appena nato, figlio di una breve closed beta ed in piena fase di sviluppo. Lo stato dei lavori, almeno tecnicamente parlando, dipinge un titolo già solido che necessita di meccaniche, contenuti ed accorgimenti per poter giocare con i grandi ma, al momento, le premesse per un buon titolo ci sono tutte.
Certezze:
- Graficamente molto piacevole
- Sistema di crafing complesso ma non confusionario
- Survival fino all’osso
Dubbi:
- Mancano ancora troppi contenuti
- La storyline principale sembra piuttosto debole
- L’attuale esperienza di gioco non dura più di qualche ora