Nelle scorse settimane si è parlato a più riprese dell’incandescente processo tra Epic Games ed Apple (e da un certo punto di vista anche Google), con al centro delle discussione le microtransazioni di Fortnite Capitolo 2, continuano ad emergere in rete una gran quantità d’informazioni importanti riguardanti le tre aziende di cui sopra (ma più in generale di buona parte delle aziende che operano nel mondo dei videogiochi).
Stanto a quanto rivelato in queste ore quindi, all’inizio dei problemi riguardanti appunto le microtransazioni di Fortnite, Google avrebbe voluto comprare direttamente Epic Games così da risolvere in un colpo solo il sempre più crescente moto di ribellione, riguardante ovviamente le tasse da pagare per gli acquisti in-game dei giochi presenti su Google Play.
Grazie a questo processo tra Google ed Epic Games quindi è emerso quanto segue:
“Google ha fatto di tutto per evitare che la situazione degenerasse, arrivando addirittura al punto di condividere i profitti derivati dal suo monopolio con i partner commerciali così da forzare un accordo e limitare la concorrenza, oppure ancora sviluppando una serie di progetti interni per limitare il ‘contagio’ e fare in modo che gli sforzi di Epic e di altri per offrire ai consumatori e agli sviluppatori alternative competitive non vadano in porto. Google inoltre ha persino contemplato l’acquisto di parte o di tutta Epic per soffocare questa minaccia“
Vista la fuoriuscita di queste informazioni sul web, Tim Sweeney, boss di Epic Games, ha affermato su Twitter di non essere stato mai a conoscenza della volontà di Google di acquisire una parte oppure tutta l’azienda da lui guidata.
Eccovi il suo messaggio:
“Onestamente questa informazione era a nostra insaputa e a causa dell’ordine di segretezza del tribunale stiamo scoprendo solo ora l’intenzione di Google di acquistare Epic Games per fermare i nostri sforzi nel competere con Google Play.”