Google Stadia è stata annunciata solo qualche mese fa e, nella concitazione del suo atteso annuncio, ha parlato moltissimo degli aspetti tecnici della sua rivoluzionaria piattaforma di gioco ma non ha divulgato alcuni dei più importanti dettagli pratici.
Parlo del costo dell’apparecchio, i costi e il modello degli abbonamenti che offrirà, i giochi che saranno supportati o quando tutto ciò sarà reso disponibile.
Google ha sempre parlato di maggiori dettagli in arrivo nel corso dell’estate che, nonostante il clima sembri ancora indeciso a riguardo, almeno secondo i calendari è oramai vicinissima. Solo nel recente passato la compagnia condivise un cinguettio che recitava “l’attesa è quasi finita”.
Le novità, quindi, dovrebbero essere molto vicine al fatidico giorno della divulgazione. Questi dettagli potrebbero giocare un importante ruolo nel convincere quella fetta di pubblico rimasto scettico riguardo il vociferato “futuro streaming” del mondo del gaming. In questa categoria di scettici ricade il celebre analista di NPD Mat Piscatella.
L’analista ha condiviso alcune considerazioni sul “futuro del cloud gaming” attraverso il proprio profilo Twitter, e portando quali fondamenta del suo scetticismo i dati EEDAR relativi al pubblico dei videogiocatori americani.
I dati riportano come ben due terzi del pubblico degli Stati Uniti non abbia speso un euro in videogiochi negli ultimi sei mesi. Ciò suggerisce come gran parte del pubblico si affidi a giochi gratuiti. Non si parla del giocatore dedito e accanito dotato di console/PC che Google mira a spostare sulla propria piattaforma, si parla piuttosto di utenza casual.
Ciò significa, secondo Piscatella, che il pubblico che effettivamente potrebbe guardare all’offerta di Stadia con interesse è pari a un solo terzo del pubblico complessivo.
Se Google Stadia desidera ampliare questo pubblico dovrà creare un’offerta in abbonamento talmente allettante da convincere chi non ha l’abitudine di spendere regolarmente soldi nei videogiochi a farlo; impresa non indifferente. Inoltre quel terzo di pubblico su cui la piattaforma potrebbe esercitare interesse è senz’altro già dedito ad altre forme di gioco, e si tratta inoltre del pubblico più esigente del settore. Saprà Stadia ritagliarsi un posto nella loro collezione ed essere fruita con costanza? Questo è tutto da vedere.
Solo un servizio impeccabile, esperienze di gioco prive di lag o cali di frame e un abbonamento molto conveniente potranno dare alla console una chance d’imporsi sul mercato. Tutte cose che non sempre è facile garantire.
Questi sono i motivi, ben ragionati, che supportano lo scetticismo di Piscatella, che ritiene fondamentale che la console goda d’un lancio impeccabile, al massimo delle possibilità.
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