Con i più recenti avvicendamenti Google Stadia ha visto la cancellazione di dozzine di progetti e accordi di licenza con terze parti, in conseguenza alla decisione di allontanarsi dalla produzione di videogiochi first party. Tra i molti progetti destinati a non vedere mai la luce – quantomeno quella di Google Stadia – figura Savage Planet 2, seguito diretto di Journey to the Savage Planet.
In un comunicato pubblicato lo scorso 1 febbraio, la compagnia ha dichiarato che quest’anno si andranno a concentrare sull’offrire la propria tecnologia e i platform tools necessari allo sviluppo di terze parti. Terze parti che, ora, sono per Google Stadia l’unica fonte di giochi (e priva di esclusività), dal momento che tutti gli studi interni sono stati chiusi.
Tra le molte licenze third-party, Google Stadia stava lavorando con Harmonix, studio specializzato nello sviluppo di giochi musicali, a un gioco che prima di questa dura decisione era pressoché giunto al completamento, a quanto dichiarato da gente vicina al progetto. Mentre il titolo di Harmonix potrebbe ancora arrivare su Google Stadia, si è sentito parlare di complicazioni legate alle licenze musicali per il servizio Stadia Pro, che avrebbe causato molto tumulto dietro le quinte, ancor prima dell’annuncio oggetto di questo articolo.
Steve Janiak, CEO di Harmonix, ha negato la cancellazione del mai annunciato titolo per Google Stadia, o che vi siano stati problemi relativi alle licenze musicali, ma ha dichiarato che il gioco potrebbe arrivare anche su altre piattaforme, se necessario. “Mentre Google ha cambiato strategia, noi rimaniamo incredibilmente eccitati per ciò che abbiamo lavorato per Stadia e se il progetto non potrà essere rilasciato su Stadia lo porteremo su altre piattaforme”.
Anche in quel di Kojima Production si stava progettando qualcosa, per la precisione un gioco horror a episodi. Pare che lo studio giapponese fosse felice di poter innovare nello spazio di gioco del cloud, ma purtroppo la proposta fu infine bloccata lo scorso anno dal GM di Google Stadia, Phil Harrison. Potrebbe trattarsi del progetto a cui Hideo Kojima fece alcuni riferimenti nel corso dell’estate 2020, quando dichiarò di aver visto la cancellazione di un progetto importante: “Sono piuttosto infastidito”, disse senza mezzi termini.
Il progetto più ambizioso a essere stato cancellato rimane tuttavia il già citato Savage Planet 2, in sviluppo presso gli studi di Typhoon, che avrebbe dovuto prendere la formula del primo titolo e riproporla ancora più in grande, tutto costruito in una scala decisamente superiore, con tanto di cut-scene completamente animate.
Un altro gioco di natura multiplayer, tale Frontier, era in sviluppo sotto la guida di Francois Pelland, esperto del settore che ha già dato prova del proprio talento lavorando sui progetti di Splinter Cell e su Assassin’s Creed: Syndicate.
Molti titoli che, purtroppo, non vedranno mai la luce. Forse i più fortunati troveranno una nuova “casa” su altre piattaforme, ma non su Google Stadia. Triste è sapere come la maggioranza di questi team, composti da gente che mette cuore e anima nel proprio lavoro, abbiano dovuto scoprire della cancellazione solo a seguito del fatale annuncio. Un modo forse troppo secco di strappare un cerotto.