Mike Rose, fondatore dello studio di sviluppo indipendente No More Robots, ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni riguardanti il futuro dei videogiochi in streaming.
Facendo l’esempio dell’avvento della musica in streaming, con prodotti come Spotify, lo sviluppatore ha espresso alcune considerazioni e parallelismi nei confronti però del gioco in digitale, tramite il cloud e lo streaming.
Così il gioco in streaming farà male agli sviluppatori indie, se questi verranno pagati per ore di utilizzo dai giocatori o per numero di riproduzioni, così come avviene con Spotify, in quanto i loro titoli sono decisamente i più corti e meno giocati.
Questa particolare e interessante critica sembrerebbe puntare il dito contro Google Stadia, in quanto questa non offrirebbe alcun supporto locale, ma nei fatti non è ancora stato rivelato se la piattaforma presenterà un catalogo di giochi a scelta oppure no. Ricordiamo infatti, che secondo una curiosa previsione di Michael Pachter Stadia offrirà l’acquisto diretti dei titoli singoli, e non di un catalogo in abbonamento.
Voi invece cosa ne pensate di questa faccenda?