Nel giorno di lancio di Google Stadia ecco che anche Digital Foundry ha pubblicato la sua consueta analisi tecnica, segnando quindi sia gli aspetti positivi che negativi della tecnologia del colosso americano.
Quindi la celebre redazione ha analizzato meticolosamente il bundle da 129 euro che include il Chromecast Ultra e lo Stadia Controller.
Digital Foundry ha quindi testato i seguenti titoli: Destiny 2, Mortal Kombat 11, Shadow of the Tomb Raider, Gylt e Red Dead Redemption 2, facendo uso della fibra a 200 mbps.
La redazione ha quindi evidenziato come la qualità dell’immagine sia sempre ottima e l’input lag, elemento che preoccupava maggiormente prima del test, è stato meno invasivo del previsto.
Difatti è stato effettuato un test con Xbox One X, con risoluzione e frame-rate simili, dove l’input lag registrato su Stadia è superiore rispetto a quello di One X di circa 44ms in alcuni giochi come Destiny 2 e Mortal Kombat 11, mentre si arriva a 56ms su Shadow of the Tomb Raider (139ms complessivi su Stadia).
Risultati questi ce potrebbero deludere chi si aspettava un comparto tecnico incredibile data l’eccellente configurazione tecnica di Stadia: CPU Intel da 2.7GHz e una GPU da 10,7 teraflops AMD. Ovviamente però bisogna fare delle scelte e limitare degli aspetti a causa dello streaming.
La compressione dei dati affligge maggiormente i contenuti in 4K, risultando infatti più un semplice upscale che parte dal 1080p.
Inoltre Red Dead Redemption 2 con la connessione di cui sopra gira a 1440p e 30 frame al secondo.
Digital Foundry quindi conclude affermando che Google Stadia è di fatto la miglior tecnologia per lo streaming di videogiochi attualmente presente sul mercato, anche se ci sono ancora delle migliorie da fare in particolar modo sui 4K e 60 FPS.
Vi ricordiamo infine che l’apertura “definitiva” di Stadia è prevista nella prima metà del 2020 dove verrà lanciato anche l’abbonamento Stadia Base con il limite di risoluzione fissato a 1080p, audio surround e framerate di 60fps.