Con Google Cloud for Live Games, Google mette la propria infrastruttura disponibile per tutti gli studi di sviluppo per permettergli di migliorare alcuni aspetti del lavoro. Dopo la chiusura definitiva di Stadia, ora la compagnia permetterà alle software house di usufruire della tecnologia, già sfruttata da YouTube e Google Search, per migliorare i lanci e soprattutto raggiungere più utenti.
Jack Buser, direttore delle soluzioni per l’industria dei videogiochi per Google Cloud, ha sottolineato l’importanza del cloud nel corso di un’intervista con VentureBeat. L’ex direttore di PlayStation Home ha spiegato la strategia di Google, al momento l’azienda si concentra su tre punti in particolare: prima di tutto, il raggiungimento degli utenti ovunque. Il Cloud infatti aiuterà gli sviluppatori a connettere i videogiocatori grazie a uno dei network più sicuri in assoluto.
Successivamente potranno essere analizzati e organizzati diversi dati: i giochi non possono non salvare i progressi dei videogiocatori, dunque sarà possibile salvare i dati dei videogiocatori anche su grande scala con una bassa latenza. Infine, oltre alla stessa infrastruttura, non mancherà un servizio di analisi di tutti i dati raccolti per tutti i clienti.
Al momento, fra i clienti di Google Cloud spiccano già alcune fra le più note compagnie dell’industria videoludica, come Activision Blizzard, Bandai Namco, Sega, Square Enix, Nintendo, Niantic e Ubisoft. La missione di Google è sostanzialmente quella di connettere il videogiocatore con il gioco desiderato in ogni momento: proprio per questo motivo, l’infrastruttura offerta alle aziende è adattiva, dai giochi di nicchia fino a quelli che riusciranno a raggiungere milioni di utenti. Buser sottolinea come nessun lavoro debba risultare inaccessibile solo perché troppi videogiocatori tentano di collegarsi allo stesso momento.