God of War Ragnarök è probabilmente il gioco più fortemente atteso e desiderato dall’utenza PlayStation, un’utenza di cui non dobbiamo scordare che fa parte anche un certo Phil Spencer, capoccia di Xbox e della divisione Microsoft Gaming del colosso di Redmond, che non ha mai nascosto di avere un debole anche per i giochi di quella che, professionalmente parlando, è la sua concorrenza – da buon gamer ama i giochi e il giocare, non gli hardware ed i marchi.
God of War Ragnarök è il gioco che Spencer desidera assolutamente giocare al più presto:
Insomma uno dei titoli di punta dell’ecosistema Sony PlayStation è l’oggetto dei desideri videoludici del capo del mondo Microsoft Xbox. Niente di sorprendente comunque, poiché già in passato il simpatico Phil Spencer aveva dato prova di conoscere personalmente e apprezzare l’universo videoludico suo concorrente.
Phil Spencer ha svelato questa sua preferenza nel rispondere a un “gioco” proposto dal profilo Twitter di Xbox, nel quale s’invitavano gli utenti a fornire dettagli sul: primo gioco giocato, l’ultimo, il favorito, il gioco più giocato, il prossimo gioco che si desidera giocare e, infine, il primo gioco che mostreresti a un uomo delle caverne. Le sue risposte sono state, rispettivamente: Pong, Road 96, Robotron: 2084, Forza Horizon 5 Hot Wheels, God of War: Ragnarok e Lumines.
Pong non dovrebbe abbisognare presentazioni, mentre è da veri intenditori la sua preferenza per Robotron: 2084, un vecchio shot’em uparcade risalente al 1982 che ebbe un solo seguito negli anni 90: Robotron X. Il gioco più recente risulta Road 96, mentre quello più giocato, almeno in questo momento, è Forza Horizon 5 Hot Wheels, ultimo DLC rilasciato per l’amato titolo di corse open world. Ecco quindi che arriva God of War: Ragnarok, il prossimo gioco che il buon vecchio Phil desidera giocare. Interessante anche il gioco per il cavernicolo: Lumines, un puzzle game nipponico, di Tetsuya Mizuguchi, che definisce “perfetto mix di meccaniche, musica, stile e rigiocabilità”.
Insomma si può pensare quel che si vuole di Microsoft e della sua Xbox – nessuno pretende di debellare la console war perché sappiamo bene che è impossibile farlo – ma quantomeno si deve ammettere che è cosi che si amano i videogiochi, e la sua è la giusta passione per guidare una divisione come quella di cui, appunto, è stato messo a capo. Con lui Microsoft sa di aver affidato il lavoro a una persona devota al suo campo prima ancora che al suo stipendio.