Negli ultimi giorni, migliaia di giochi per adulti sono stati rimossi improvvisamente dai cataloghi digitali di Steam ed itch.io, generando un’ondata di proteste tra sviluppatori e utenti. Secondo le piattaforme, dietro questa decisione ci sarebbero pressioni esercitate dai circuiti di pagamento e da associazioni anti-pornografia, che avrebbero costretto gli store a intervenire per non rischiare l’interruzione dei servizi finanziari. In particolare, gli utenti hanno puntato il dito contro Visa, accusandola di influenzare direttamente la disponibilità di contenuti legali nei negozi digitali.
Grazie a The Gamer scopriamo che su Reddit, numerosi giocatori hanno condiviso i messaggi inviati all’assistenza clienti Visa, criticando l’apparente censura di contenuti adulti perfettamente legali. Alcuni di loro hanno minacciato di abbandonare il circuito Visa in favore di aziende concorrenti, come Discover o American Express, considerate meno invasive in termini di controllo dei contenuti.
Visa ha effettivamente risposto, ma con toni vaghi. Difatti in una comunicazione condivisa online, la compagnia ha affermato: «Se una transazione è legale, la nostra politica è di processarla. Non stabiliamo giudizi morali sugli acquisti legali effettuati dai nostri utenti». Ha anche ribadito il proprio impegno a proteggere il commercio legale e a vietare solo le attività esplicitamente illegali, ma molti utenti hanno giudicato la risposta evasiva, poiché non chiarisce il motivo per cui determinati giochi siano stati rimossi.
Ad alimentare il sospetto c’è anche la rivendicazione di un gruppo anti-porno, che avrebbe dichiarato di aver fatto pressione diretta sugli store e sui partner finanziari per rimuovere i contenuti da loro ritenuti inappropriati. Il tutto, secondo alcuni osservatori, dimostra come l’influenza di soggetti esterni possa interferire nella libertà artistica e commerciale, anche quando non vi è alcuna violazione di legge.
Per ora, la questione resta aperta. Da un lato, Visa si smarca da responsabilità dirette. Dall’altro, gli utenti chiedono maggiore trasparenza e rispetto per il diritto di acquistare contenuti legali, senza che circuiti finanziari agiscano come censori occulti. I prossimi aggiornamenti saranno cruciali per comprendere se questa pressione continuerà a limitare la distribuzione di giochi per adulti online o se si aprirà una fase di confronto e revisione.