Mercoledì scorso lo studio di sviluppo dietro STALKER 2, GSC Game World, annunciò che avrebbe tenuto delle aste NFT che avrebbero garantito ai possessori la presenza in gioco, che in parole povere significa che i loro volti sarebbero stati utilizzati su alcuni PNG. Ebbene, lo studio ha già fatto marcia indietro, annunciando la cancellazione di questi piani.
Il materiale promozionale NFT postato mercoledì era pieno di promesse circa il diventare “i primi metaumani” all’interno del “metaverso Stalker”, impresa che si sarebbe conseguita grazie all’utilizzo di un “metaversal bridge” (ponte metaversale?), un termine che pare uscito da un gioco di Kojima che, alla fine, altro non è che un banale face scanning.
Lo studio di sviluppo si aspettava un contraccolpo quando ha fatto l’annuncio, perciò precisò da subito che STALKER 2 non sarebbe divenuto un “gioco basato sui blockchain”, e che le NFT non avrebbero influenzato il mondo di gioco (a eccezione dei volti dei possessori delle NFT presenti in gioco) e che l’acquisto delle NFT era opzionale.
Oggi, lo studio ha postato un nuovo messaggio su Twitter pensato per placare gli animi messi in agitazione dal primo annuncio, precisando che gli NFT non sarebbero risultati invasivi per chi non li vuole. Purtroppo il messaggio non funzionò, cosi lo cancellarono rapidamente e lo sostituirono alla seguente dichiarazione:
“Cari Stalkers, Vi sentiamo. Basandoci sui feedback rivevuti, abbiamo preso la decisione di cancellate ogni cosa relativa agli NFT in S.T.A.L.K.E.R. 2. Gli interessi dei nostri fan e giocatori sono la primaria priorità per il nostro team. Stiamo creando questo gioco per voi affinché vi ci divertiate – qualunque sia il costo. Se ci tenete, ci teniamo anche noi. Con amore, il team di GSC Game World.”
Nonostante l’accoglienza delle NFT sia stata generalmente accolta con aggressività, ben 107.000 persone si erano già registrate per acere una chance di entrare in possesso di una NFT di STALKER, stando alla pagina DMarket page, tutt’ora ancora funzionante.
Al primo post, poi cancellato prima del messaggio soprastante, rispose anche Randy Pitchford, fondatore di Gearbox Software, precisando che non è necessario adoperare le NFT o le tecnologie blockchain per una simile promozione. La rappresentazione in-game degli utenti è una realtà da tempo e un premio tipico per i più generosi backer su Kickstarter e siti simili.