La community di PlayerUnknown’s Battlegrounds è stata scossa di recente da un fatto tragico che ha visto Taylor Jeffrey Johnson, giocatore professionista di PUBG anche noto come TaylorJay, si è suicidato dopo aver tentato un omicidio.
Il ragazzo di 24 anni attivo come pro player nel mondo dell’eSport, e soprattutto del battle royale PUBG, ha giocato nel corso degli ultimi anni in diverse squadre professioniste, come ad esempio Exodus e YAHO.
TaylorJay ha riscosso notevole successo riuscendo così a guadagnare diverse migliaia di dollari come anche un seguito appassionato di giocatori e spettatori appassionati.
Purtroppo, le cose sono andate male quando qualche giorno fa Taylor ha litigato con una ragazza probabilmente ex fidanzata, finendo per sparare contro di lei diversi colpi di pistola.
La ragazza è stata portata all’ospedale del North Carolina più vicino, dove ora si trova in condizioni stabili, mentre Taylor si era dato alla fuga verso la Pennsylvania convinto di essere riuscito a ucciderla.
La polizia sulle sue tracce ha dato inizio in questo modo a un inseguimento in auto, ma Taylor ha abbandonato il veicolo scappando a piedi dalle autorità. Dopo cinque ore in cui i poliziotti hanno cercato di rintracciarlo, anche grazie all’utilizzo di elicotteri, si è scoperto il suo corpo: il ragazzo ha preferito ricorrere al suicidio sparandosi con la sua pistola.
Si segnala che, stando a quanto spiegato dagli amici del ragazzo, Taylor soffriva di alcuni disturbi mentali che cominciarono a portarlo a pensare a diverse teorie complottistiche. Per via delle reazioni degli spettatori a queste teorie, Taylor decise anche di chiudere i propri canali social.
Non sappiamo ancora nel dettaglio se questi particolari disturbi mentali siano stati la vera causa della tragedia, ma sicuramente la situazione era cominciata a sfuggire di mano a Taylor, che tuttora ha ricevuto numerosi messaggi di affetto dai suoi amici e compagni nonostante il suo tentato omicidio nei confronti di una ragazza che attualmente è viva per miracolo, oltre che per l’aiuto dei medici.