In un post condiviso di recente attraverso il forum di Ghost Recon: Breakpoint uno dei community manager ha spiegato le ragioni dietro le tanto contestate microtransazioni incluse nel periodo di accesso anticipato al gioco:
“Siamo consapevoli che durante il periodo di accesso anticipato a Ghost Recon: Breakpoint il 1 ottobre alcuni oggetti salva-tempo (pacchetti di skill point, booster xp, componenti avanzati armi) sono stati disponibili all’acquisto per alcune ore nel nostro store, questa tuttavia non era nostra intenzione ed è stato un errore da parte nostra. Quegli oggetti erano stati pensati come una via opzionale per i giocatori che sarebbero arrivati tardi nel mondo di gioco (oltre il periodo di lancio) da sfruttarsi per raggiungere chi già giocava da tempo e potercisi unire in gioco cooperativo e competitivo per godere dei contenuti end-game senza svantaggi. Tali oggetti sono stati rimossi dallo store di gioco.”
Il community manager ha proseguito spiegando che il team di sviluppo non ha mai voluto mettere in vendita oggetti pay-to-win. Il motivo, logicamente, è che non vogliono che i giocatori che non adoperano il negozio in-game si ritrovino con un esperienza compromessa a causa di chi invece lo fa.
Passando ad argomenti meno spinosi, gli sviluppatori hanno rilasciato un trailer live-action della durata appena inferiore ai cinque minuti intitolato “Essere un Ghost”. Potete ammirare il video, come di consueto, al player disponibile a capo di questo articolo.
Ghost Recon: Breakpoint è disponibile da ieri, 4 ottobre 2019, per PC, Xbox One e Playstation 4. La versione Google Stadia sarà disponibile invece dal prossimo novembre.