Una vasta e incontaminata vallata, un cowboy solitario in sella a un cavallo, un saloon e un buon whiskey. Poche, semplici parole, ma sufficientemente evocative a trascinarti subito nell’atmosfera rude del vecchio West, che non ha mai smesso di affascinare e ispirare. È difficile, anche solo accennando ai cowboy, non fare rifermento ai tanti splendidi film che hanno dato vita a questo sfaccettato mondo, tanto da rendere il Western uno dei generi cinematografici più amati. Su grande schermo, però, la storia dei Western è stata lunga e complessa e colma di cambiamenti per andare incontro agli interessi del pubblico. Negli anni, infatti, abbiamo visto gli elementi iconici adattarsi perfettamente ad altri generi cinematografici, sul piccolo schermo (WestWorld), ma anche influenzare il teatro, i fumetti e videogiochi. Noi ovviamente vogliamo soffermarci su quest’ultimo aspetto, in particolare sul vero rappresentante del mondo Western in ambito videoludico: Red Dead Redemption, un gioco uscito nel 2010 che riuscì come mai prima a gettare il giocatore in una versione incredibilmente coinvolgente del vecchio West. Il mondo creato da Rockstar Games prendeva ispirazione dai grandi classici cinematografici, con una vasta mappa di gioco liberamente esplorabile, attività tipiche dei cowboy e un’immersività che solo i videogiochi possono darti. Non c’è quindi da stupirsi che l’annuncio ufficiale di Red Dead Redemption 2 sia stato accolto con euforia: insomma, a distanza di otto anni i giocatori potranno vestire di nuovo i panni dell’eroe brizzolato John Marston, all’interno di un mondo che si prospetta ancora più dettagliato e coinvolgente in cui lavorare, uccidere ed esplorare.
Domani, dopo mesi di rumor e informazioni centellinate, Red Dead Redemption 2 (PS4 e Xbox One) sarà finalmente rilasciato, e quindi per non arrivare impreparati, ecco i 10 film da vedere per immergersi completamente nel mondo Western di Rockstar Games.
Il grande silenzio (1968) di Sergio Corbucci
Sergio Corbucci con Il grande silenzio ha realizzato uno dei più grandi spaghetti western di tutti i tempi. Ambientato sulle montagne innevate dello Utah, il film racconta la storia di un pistolero muto, interpretato dall’attore francese Jean-Louis Trintignant, che vaga per la campagna allo scopo di inseguire delle persone da lui percepite come malvagie. Il suo obiettivo principale, però, è Loco, un terrificante assassino interpretato da Klaus Kinski. Il grande silenzio è un film cinico, con una incredibile e quasi inaccessibile location e intense performance attoriali, che lo rendono un vero e proprio must.
Lo straniero senza nome (1973) di Clint Eastwood
Clint Eastwood nel film interpreta un estraneo senza nome che viene assunto per proteggere una città da alcuni malviventi. Non lasciatevi ingannare da una storia all’apparenza banale, tipica dei film Western. La vera forza del film è l’atmosfera inquietante e surreale più simile a un horror e le location cupe che ben si adattano al film.
Gli spietati (1992) di Clint Eastwood
Gli spietati rappresenta un’altra eccellente prova da attore/regista di Clint Eastwood. La sceneggiatura del film è stata scritta da David Webb Peoples, già negli anni ’80, ma Clint Eastwood, sapendo di non essere abbastanza grande per interpretare il ruolo del veterano assassino William Munny, ha aspettato un decennio, fino a quando aveva 60 anni, per dirigere e recitare. Il risultato è un incredibile classico che medita sulla violenza e sulla redenzione. Il film ha vinto quattro oscar e rimane uno dei western più potenti mai realizzati, che elimina i cliché del genere e allo stesso tempo fornisce molti elementi diventati iconici.
Butch Cassidy (1969) di George Roy Hill
Butch Cassidy e Sundace Kid, erano due fuorilegge della banda del Mucchio Selvaggio che tra fine Ottocento e inizio Novecento seminarono il caos mandando a segno tantissime rapine nel vecchio West. Nel film, i due criminali sono interpretati da Paul Newman e Robert Redford. George Roy Hill dirige un film lontano dagli schemi e ancora straordinariamente attuale.
Il mucchio selvaggio (1969) di Sam Peckinpah
Il mucchio selvaggio di Sam Peckinpah è un capolavoro crudo brutalmente violento e profondamente commovente, che venne considerato negli anni ’60, proprio per le sue immagini forti, rivoluzionario.
L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford (2007) di Andrew Dominik
Il film è un adattamento del romanzo di Ron Hansen del 1983, ed è considerato uno dei migliori western del 21° secolo. Il regista riesce egregiamente a coinvolgere lo spettatore per quasi tre ore, nonostante ci troviamo di fronte ad un Western atipico e decisamente più riflessivo. Fiore all’occhiello del film è sicuramente la fotografia e la magistrale interpretazione di Brad Pitt e Casey Affleck.
Tombstone (1993) di George Pan Cosmatos
Il 1993 è stato l’anno di Wyatt Earp, leggendario uomo di legge, con due film usciti a distanza di sei mesi l’uno dall’altro. Tombstone è un film veloce e divertente, composto da un cast stellare, con Kurt Russell che interpreta magistralmente Earp, e Val Kilmer e Sam Elliott, rispettivamente Bill Paxton e Michael Biehn.
C’era una volta il West (1969) di Sergio Leone
In questa nostra carrellata a tema film Western, non poteva certo mancare C’era una volta il West di Sergio Leone: il capolavoro, il vero rappresentante del genere e il perfetto connubio con le musiche di Ennio Morricone. La lavorazione del film avvenne, in realtà, dopo la scelta da parte del regista di ritirarsi dal genere, ma un’offerta da parte della Paramount per dirigere e la possibilità di lavorare con Henry Fonda lo convinsero del contrario. C’era una volta il West è un film straordinario e malinconico, ma assolutamente avvincente, con una brillante caratterizzazione dei personaggi moralmente ambigua e un tono oscuro e pessimista.
Per un pugno di dollari (1964) di Sergio Leone
Per un Pugno di dollari di Sergio Leone è il primo film della leggendaria Trilogia del Dollaro che ha dato il via al ciclo di spaghetti western durato per tutti gli anni ’60 e ’70. Un giovane Clint Eastwood interpreta un cacciatore di taglie senza nome di poche parole e molte sparatorie. Tutti e tre i film sono contrassegnati dalla violenza, dall’umorismo oscuro e da una direzione elegante, con Ennio Morricone che offre una serie di musiche iconiche e originali.
Lo chiamavano Trinità (1970) di E.B Clucher
La nostra carrellata di film Western non poteva non concludersi con Bud Spencer e Terence Hill e Lo chiamavano Trinità di E.B. Clucher. Un classico che non ha bisogno di presentazioni, un filone comico dello Spaghetti Western e un duo che ha appassionato generazioni e generazioni di fan.