I videogiochi sono molto più di quanto appare e questo gesto, compiuto da GameStopZing e Nintendo, ne è l’ennesima prova.
Videogiochi come strumenti terapeutici. Ecco l’impiego che avranno le console donate al centro clinico ICI, gestito dal Consorzio Universitario Humanitas, con l’autorizzazione delle Regione Lazio e la collaborazione del Dipartimento di Neuroscienze, dell’U.O. di Psicologia Clinica dell’Ospedale Bambino Gesù e del Corso di Laurea in Psicologia dell’Università LUMSA.
Presso tale struttura è stata allestita e inaugurata una sala giochi dedicata ai bambini affetti da disturbi del neurosviluppo.
L’opera è da attribuirsi agli sforzi sinergici di GameStopZing Italia, Nintendo e del Consorzio Universitario Humanitas e porta avanti il progetto avviato nel 2018 a Milano proprio da GameStopZing, presso l’Ospedale San Paolo.
In questo nuovo spazio i giovanissimi pazienti potranno usufruire di tre postazioni, una dotata di PlayStation 4, una di Xbox One e un’ultima di Nintendo Switch. Li potranno dedicarsi ai più recenti titoli resi disponibili sul mercato.
Lo scopo non è esclusivamente il loro svago, ma anche quello di educarli riguardo le nuove tecnologie, nonché offrire un supporto nell’instaurazione dei rapporti terapeuta-paziente.
“I videogiochi possono essere una potentissima arma se utilizzati bene”, queste le parole della professoressa Simonetta Gentile, responsabile scientifico di Childrenitalia e responsabile dell’UOSD di Psicologia Clinica dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.
“Il videogioco permette al bambino di migliorare i processi carenti, vale a dire l’attenzione, la concentrazione e anche l’auto-consapevolezza. Purtroppo spesso i bambini vengono lasciati soli nell’uso di tali tecnologie ma, se seguiti da un terapeuta o dai genitori, tali mezzi possono diventare estremamente utili per la crescita del bambino e la capacità del genitore di conoscere le funzioni positive e le potenzialità del proprio figlio”.
Il professore Federico Vigevano ha quindi aggiunto “qualche anno fa emerse il problema delle crisi epilettiche causate dai videogiochi, e Nintendo investì in una ricerca che dimostrò quali sono gli schermi pericolosi, la corretta distanza da rispettare e il tipo di immagini da divulgare in modo da evitare stimolazioni pericolose nei soggetti predisposti. Nintendo è sempre stata attiva nel campo della neurologia pediatrica e la sala giochi allestita presso l’ICI è un passo importante nella promozione dell’utilizzo di questi mezzi nel campo educativo e riabilitativo. Questi nuovi supporti saranno molto utili per la riabilitazione neuropsicologica ma anche quella dei dsturbi del movimento e della coordinazione motoria”.
Childrenitalia focalizza i propri sforzi alla risoluzione di specifici problematiche quali i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD), il Disturbo Specifico del Linguaggio (DSL) e altri disturbi che possono costituire enormi ostacoli per l’apprendimento e le funzioni esecutive dei piccoli.
Un progetto che, nel suo piccolo, dimostra una volta di più quanto i videogiochi siano una tecnologia utile e costruttiva, capace di dare molto a chi ne fa un corretto uso. Ennesima prova contrapposta ai molti che vorrebbero convincere il mondo che il vidoegioco è un vizio dannoso, addirittura pericoloso.
Pregiudizi che, noi che amiamo questo media, non possiamo far altro che sperare di veder sparire al più presto.
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