Nel corso della Game Developers Conference 2022, conclusasi da pochissimi giorni in quel di San Francisco, Microsoft non ha potuto che sottolineare ulteriormente il successo del suo servizio Xbox Game Pass, attuale perno della sua strategia di mercato nell’industria videoludica e, senza ombra di dubbio (almeno per il momento), si tratta del servizio più conveniente del settore.
Tuttavia Game Pass non è fatto per rimpiazzare il mercato retail su Xbox, come ha precisato Phil Spencer.
Il carismatico capo della divisione Microsoft Gaming ha cosi chiarito un punto che non è molto chiaro a tutti, dal momento che c’è chi è convinto il piano sia proprio di soppiantare il retail con gli abbonamenti – sostituzione che sarebbe difficile poiché, come nel corso della medesima fiera ha fatto notare un analista del settore, l’attuale fetta di mercato relativa a simili servizi ad abbonamento è solo una piccola frazione del mercato, pari a circa il 4% del totale.
Come dice Phil Spencer, Xbox Game Pass è solo un servizio supplementare, che affiancherà il mercato retail che continuerà a essere supportato nel futuro. “Spesso gli sviluppatori mi domandano: ‘se non sono nella sottoscrizione, non sono più adatto a Xbox?’. Questo non è assolutamente vero. Supportiamo ancora il retail; le persone che vendono giochi, che comprano giochi… è una componente importante del nostro business”.
Insomma sembra che gli agguerriti difensori del retail, soprattutto del tradizionale mercato fisico, non abbiano nulla da temere poiché Xbox Game Pass non è stato pensato per soppiantare il tradizionale mercato dei videogiochi. Il servizio comunque si è meritato anche le lodi di Sarah Bond, executive di Microsoft, che ha tenuto a sottolineare come i tassi di engagement del servizio siano molto elevati, con i membri che spendono in media circa il 50% in più sullo store di quanto non facciano i non abbonati. “Ha veramente abbassato la barriera d’ingresso generando un mercato tutto nuovo e un amore nei confronti di videogiochi ed esperienze che normalmente sarebbero rimasti inosservati”.
Il servizio, in parole povere, è forte nel suo saper creare un ricco bacino d’utenti affezionati al servizio che, in seguito, risultano più proni a compiere i propri acquisti mediante il medesimo canale, portando dunque a vendite più consistenti direttamente dallo store di Microsoft. Io, devo dirlo, sono tra questi. Tuttavia chi preferisce rifornirsi dal proprio negozio di fiducia potrà continuare a farlo senza nulla temere per il futuro della propria collezione, che potrà continuare a crescere.