Nel panorama ormai saturo degli sparatutto competitivi ogni nuovo titolo deve trovare un modo per emergere e catturare l’attenzione dei giocatori. Fragpunk tenta di farlo con un mix di azione, strategia, estetica accattivante e un sistema di carte che stravolge le regole di gioco in ogni partita. L’idea è intrigante e il ritmo di gioco è adrenalinico, ma bastano questi elementi per renderlo un successo? Scopriamolo con la nostra recensione di FragPunk.
Un gameplay peculiare

FragPunk basa il suo gameplay su match che puntano a mixare adrenalina e strategia, con una struttura che ricorda un mix di titoli come Overwatch e Valorant, con un pizzico di Call of Duty. Il ritmo di gioco è elevato e premia chi ha riflessi pronti e una buona coordinazione di squadra. La particolarità principale è l’uso delle “Carte Modificatrici”, che permettono di cambiare alcune regole del match in corso. Questo sistema aggiunge varietà alle partite, rendendole meno prevedibili e spingendo i giocatori a cambiare strategia di volta in volta.
Tuttavia, il bilanciamento delle carte lascia a desiderare. Alcune modifiche possono risultare troppo impattanti, rendendo certe partite sbilanciate a favore di una squadra. Se da un lato questo contribuisce a rendere il gioco più caotico e imprevedibile, dall’altro può anche risultare frustrante per chi cerca un’esperienza più competitiva e meno basata sulla fortuna. Inoltre, il gunplay risulta fluido e ben realizzato, ma alcune armi sembrano nettamente più efficaci di altre, il che rischia di limitare la varietà nelle strategie di combattimento.
Approcciandoci poi alla modalità classificata le lacune elencate poc’anzi sia delle carte che delle armi. La varietà delle armi adeguate ad una modalità più competitiva vanno infatti a restringersi ulteriormente limitandosi principalmente a cecchini e fucili d’assalto con qualche mappa che punta a valorizzare invece gli smg. Non tutte le carte sono disponibili in modalità classificata, ma quelle che troviamo tendono a sbilanciare comunque di parecchio l’equilibrio della partita che tende alla lunga a basarsi più sulle carte giocate che sulla skill dei giocatori. In tal senso è auspicabile un maggior bilanciamento sia delle armi che delle carte utilizzabili in ranked per consentire ai giocatori di dare maggior valore alla propria game knowledge e skill.
Grafica e direzione artistica

FragPunk opta per uno stile visivo unico e e saturo di colori, con personaggi e ambientazioni che ricordano un mix tra il cyberpunk e il fumettistico. L’aspetto grafico è senza dubbio uno dei punti di forza del gioco: le animazioni sono fluide, gli effetti visivi sono ben realizzati e il design delle mappe risulta ispirato. Ogni mappa presenta elementi unici che aiutano a diversificare il gameplay e a mantenere l’interesse alto durante le sessioni di gioco.
Insomma, la direzione artistica e l’ispirazione generale del gioco fanno centro al primo colpo, riuscendo ad intrigare al primo sguardo, un fattore fondamentale in un periodo storico dove la proposta in termini di sparatutto non manca affatto soprattutto se consideriamo una player base che tende a fidelizzarsi a titoli specifici, piuttosto che provare le diverse novità disponibili.
Armi, personaggi, skin e mappe riescono perfettamente nell’intento di incuriosire, proponendo diversità e unicità, sebbene i pick siano alla fine davvero troppo pochi in un contesto che richiede un buon numero di personaggi per riuscire nel suo intento.
Modalità di gioco e contenuti

FragPunk offre diverse modalità oltre a quella standard incentrata sull’uso delle carte, tra le quali spiccano diverse modalità arcade che ruotano rapidamente per variare un po’ il gameplay. Tuttavia, la varietà dei contenuti è piuttosto limitata: le mappe disponibili non sono moltissime e la progressione dei personaggi, sebbene presente, non risulta particolarmente stimolante. Dopo qualche ora di gioco, si ha la sensazione di aver già visto tutto, e questo potrebbe scoraggiare i giocatori a lungo termine.
Inoltre, il sistema di progressione e di eventi è davvero immenso: al lancio ci siamo trovati davanti il battle pass classico con l’aggiunta di altri tre eventi legati tra di loro, un’idea forse un po’ troppo esasperata di contenuti disponibili (il gioco contiene ben tre currencies che servono a scopi differenti, in aggiunta ai punti necessari per sbloccare le variant delle skin più rare delle armi e dei personaggi). Le ricompense estetiche sono inoltre piuttosto standard e non si differenziano particolarmente rispetto a quelle offerte da altri titoli simili. Anche la personalizzazione dei personaggi e delle armi risulta limitata, il che riduce ulteriormente l’appeal del gioco a lungo termine.
Bilanciamento e community

Anche il bilanciamento delle abilità di alcuni perrsonaggi rappresenta un punto critico. Alcuni personaggi, come ad esempio Hollowpoint e Kismet, diventano praticamente i pick fondamentali per la vittoria. Hollowpoint è un pick che possiede come skill un cecchino in grado di uccidere con un colpo praticamente chiunque anche senza effettuare un colpo alla testa, il che la rende un personaggio di gran lunga superiore ad altri nel roster che hanno una curva d’apprendimento più lunga e complessa, basata anche su combinazioni difficili da eseguire.
Anche la community è ancora in fase di formazione, e il matchmaking non sempre funziona come dovrebbe. Capita spesso di trovarsi in partite sbilanciate, con giocatori di livelli molto diversi, il che influisce negativamente sull’esperienza di gioco. Inoltre, il supporto agli eSport è ancora limitato, rendendo difficile per Fragpunk affermarsi nel panorama competitivo. Un miglior matchmaking e un supporto più solido per le competizioni potrebbero migliorare significativamente l’esperienza di gioco.
Ottimizzazione e supporto post-lancio
FragPunk su PC gira meravigliosamente. Non abbiamo riscontrato bug o cali di frame di sorta che potessero influire sulle nostre partite. Il supporto post-lancio sarà comunque cruciale per il successo del gioco: aggiornamenti regolari, nuove modalità e un miglior bilanciamento potrebbero garantire una maggiore longevità al titolo.
Il successo di un FPS multiplayer dipende molto dalla sua capacità di mantenere l’interesse nel tempo. L’aggiunta di nuove mappe, modalità e un bilanciamento continuo potrebbero fare la differenza tra un titolo che viene dimenticato velocemente e uno che riesce a costruire una community fedele. La trasparenza degli sviluppatori e il loro impegno nel migliorare l’esperienza di gioco saranno elementi determinanti per il futuro di Fragpunk.
Conclusione
FragPunk è un FPS con idee interessanti e un’estetica accattivante, ma fatica a emergere in un panorama già affollato. Le meccaniche delle Carte Modificatrici rappresentano un buon tentativo di innovazione, ma il bilanciamento generale del gioco lascia a desiderare.
Il comparto grafico e artistico è ben realizzato, ma la mancanza di varietà in termini di personaggi ed armi potrebbe stancare. Inoltre, la scarsità di contenuti e la progressione poco coinvolgente rischiano di ridurre l’interesse dei giocatori nel lungo termine. Insomma, le carte sono in mano agli sviluppatori: il futuro di Fragpunk dipende da loro.
La recensione in breve
FragPunk è uno sparatutto con un’estetica accattivante e meccaniche innovative, grazie al sistema delle Carte Modificatrici. Tuttavia, il bilanciamento delle armi e delle carte, la scarsa varietà di contenuti e un matchmaking problematico ne limitano il potenziale. Il comparto grafico è uno dei punti di forza, ma la progressione poco coinvolgente e il supporto competitivo limitato potrebbero comprometterne la longevità. Il futuro del gioco dipenderà dagli sviluppatori e dalla loro capacità di migliorarlo nel tempo.
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Voto di Game-eXperience