Grazie al processo tra Epic Games e Google scopriamo che il CEO del publisher di Fortnite, Tim Sweeney, aveva intenzione di portare PlayStation in tribunale qualora Sony non avesse concesso il cross-play sulle proprie console da gaming, dando così il via a delle vere e proprie azioni legali.
GamesIndustry ha segnalato che il dirigente del publisher americano aveva pensato di costringere la società giapponese ad accettare il cross-play attraverso una causa in tribunale, anche a costo di utilizzare le maniere forti invece della diplomazia.
Questo perché fino a quel momento Sony aveva sempre respinto ogni richiesta di Epic Games in merito al supporto del cross-play su Fortnite su console PlayStation, costringendo la società a prendere in seria considerazione l’inizio di una battaglia legale pur di scardinare le convinzioni della società nipponica.
Alla fine però Sony ha ceduto, annunciando nel corso del mese di settembre 2018 il supporto al cross-play anche su console PlayStation.
Tim Sweeney ha affermato quanto segue nel tribunale di San Francisco in queste ore:
“Eravamo disposti a combattere Sony in tribunale, se necessario.”
Sweeney ha comunque notato che in seguito a questa storia Sony ed Epic Games hanno lavorato molto più a stretto contatto, affermando nello specifico che Sony Music ha collaborato agli eventi di Fortnite, mentre Sony Pictures ha deciso di utilizzare il motore grafico Unreal Engine per alcune sue produzioni. Inoltre Sony Corporation ha acquisito circa il 5% delle azioni di Epic.