Una mod “gigantesca” sta accendendo la fantasia della community: Elden Ring incontra The Elder Scrolls III: Morrowind grazie al lavoro di InfernoPlus, che punta a importare l’intero arcipelago di Vvardenfell nell’Interregno. L’idea è ambiziosa: mantenere l’estetica, la geografia e l’atmosfera di Morrowind e farle dialogare con la locomozione, le build e i duelli soulslike di Elden Ring. A testimoniare i progressi c’è un video gameplay di circa 15 minuti, utile per farsi un’idea concreta della scala del progetto.
DSOGaming segnala lo stato dei lavori, in sintesi utile: la mappa è completata a livello di esplorazione e ogni macro-area ha meteo/illuminazione dedicati. Restano provvisori vari asset ambientali (rocce, alberi, dettagli), mentre gli effetti di mondo sono a metà dell’opera. Sul fronte narrativo, i dialoghi risultano incompleti a livello funzionale: i testi sono stati riversati, ma mancano molte parti scriptate (trigger, condizioni, percorsi logici), con il risultato che in alcune build gli NPC mostrano topic non filtrati o non hanno ancora conversazioni operative. È previsto anche il doppiaggio, ma è un obiettivo di fase successiva.
Tempistiche e aspettative: al momento non esiste ETA. Le fonti convergono sul fatto che il progetto sia avanzato ma non pronto, con circolazione di una stima ufficiosa che parla di una possibile demo/beta non prima dell’inizio 2026. Traduzione pratica per gli studenti: trattandosi di un progetto fan-made, la priorità è l’iterazione tecnica (stabilità, pipeline asset, scripting), non una data fissa.
Aspetti legali e community: la mod mira a rimanere nel solco delle pratiche tradizionali del modding. Storicamente Bethesda è stata accogliente con i progetti della community (fanno eccezione rari casi legati a engine terzi), mentre FromSoftware non ha una prassi di “takedown” sistematici per mod non commerciali su PC. Nulla è garantito, ma non ci sono segnali di stop: resta comunque buona norma seguire canali ufficiali del modder per aggiornamenti e istruzioni corrette d’installazione quando arriverà il momento.
Perché è interessante didatticamente: questa mod è un case study di integrazione cross-IP e lavoro sistemico. Da una parte c’è la ricostruzione geografica (heightmap, collisioni, landmark) e l’adattamento atmosferico/luminotecnico; dall’altra l’innesto di sistemi (IA, dialoghi, script, quest gating) in un motore e un gameplay con regole differenti. È un esempio lampante di come design narrativo e tecnica debbano procedere insieme: puoi importare il testo, ma senza logica di stato e condizioni l’esperienza non “respira” come nell’originale.
Contesto e prossimi passi per i giocatori: per ora l’unico modo concreto di seguire il progetto è guardare le build in video e monitorare gli aggiornamenti del creatore. Quando arriveranno versioni pubbliche, aspettatevi requisiti PC identici a Elden Ring (gioco che al momento gira male su Nintendo Switch 2), procedure d’installazione specifiche (backup dei salvataggi!) e una fase iniziale con bug e placeholder. Nel frattempo, il panorama modding di Elden Ring resta vivacissimo (co-op persistente, sistemi di parry alternativi, texture pack, soluzioni DLSS/FSR), segno di una community capace di sostenere progetti long-running come questo crossover con Morrowind.