Lo studio di sviluppo Eidos Montreal, attualmente appartenente a Embracer Group, ha confermato nelle ultime ore la decisione di licenziare alcuni suoi dipendenti, nel contesto di un programma di ristrutturazione operato dall’azienda proprietaria. A essere coinvolti in tale provvedimento sono per la precisione 97 dipendenti, che operavano in vari settori della compagnia.
L’annuncio arriva in seguito a un’indagine di Bloomberg svolta da Jason Schreier, secondo il quale Embracer avrebbe non solo dato il via a una serie di licenziamenti ma anche cancellato il nuovo gioco di Deus Ex, in sviluppo proprio presso Eidos Montreal.
— Eidos-Montréal (@EidosMontreal) January 29, 2024
Ecco quanto si legge nel comunicato ufficiale:
“Negli ultimi 17 anni i nostri team di Eidos hanno lavorato ad alcune delle serie più amate dell’intera industria, unendo narrazione profonda e innovazione in giochi unici. Abbiamo dato vita a esperienze memorabili e pluripremiate, di cui siamo fieri e in cui i membri dei nostri team hanno messo il cuore e l’anima.
Il contesto economico globale, le sfide imposte dalla nostra industria e la completa ristrutturazione annunciata da Embracer hanno infine colpito il nostro studio. È stata presa la difficile decisione di licenziare 97 persone appartenenti ai team di sviluppo, amministrazione e servizi di supporto.
Stiamo lavorando per sostenere tutto il personale coinvolto in questa transizione: queste persone talentuose e ricche di esperienza stanno entrando nel mercato del lavoro, e vogliamo aiutarle a trovare i loro prossimi progetti. Il benessere della nostra squadra è la nostra priorità, insieme all’impegno costante nel creare giochi di cui i giocatori possano godere in futuro.”
Prosegue dunque la triste serie di licenziamenti e chiusure da parte di Embracer Group negli ultimi tempi: ricordiamo ad esempio la chiusura di Volition e quella di New World Interactive, oltre ai tagli al personale all’interno della stessa Embracer, gli ultimi dei quali hanno colpito circa 900 dipendenti. Si tratta comunque di una tendenza che coinvolge tutta l’industria videoludica, con quasi 6000 licenziamenti dall’inizio del 2024.