In un panorama videoludico calcistico in fermento, Rematch è riuscito a sorprendere tutti. Sviluppato da Sloclap, lo studio dietro Sifu, il titolo ha rapidamente conquistato l’interesse del pubblico grazie a un gameplay arcade, accessibile ma profondo, raggiungendo ben tre milioni di giocatori su Xbox a pochi giorni dal lancio. L’inaspettato successo del gioco ha acceso un dibattito sulla sua possibile influenza sul dominio di EA Sports FC, tanto che nel corso di una recente conference call con gli azionisti, è stato chiesto al CEO Andrew Wilson se Electronic Arts percepisse la pressione competitiva.
Grazie a GamesRadar scopriamo che Wilson ha risposto senza esitazione, affermando che EA ama la competizione e che il confronto non fa altro che spronare l’azienda a migliorarsi costantemente. “Come ogni grande squadra sportiva, amiamo competere. Ogni giorno veniamo al lavoro per questo. Crediamo che la competizione ci renda migliori, ci spinga a osservare il mercato, a capire le nuove esigenze dei giocatori e a integrare innovazioni nelle nostre esperienze”.
Pur riconoscendo il valore di Rematch, Wilson ha sottolineato le enormi differenze tra i due giochi: da un lato, un titolo arcade volutamente irriverente e originale; dall’altro, una simulazione calcistica iperrealistica, supportata da una vasta gamma di licenze ufficiali, modalità di gioco, diffusione globale e modelli di business consolidati. In più, EA Sports FC 26 promette importanti miglioramenti con le modalità Competitive e Authentic, una maggiore fluidità del gameplay, e funzionalità social pensate anche in vista del prossimo Mondiale.
Lo stesso team creativo dietro FC viene descritto da Wilson come “il migliore al mondo nella creazione di esperienze calcistiche”, e il CEO si dice incoraggiato sia dalle novità in arrivo nel 2026, sia da quelle in sviluppo per gli anni a venire.
Intanto, Rematch continua a costruire una community affezionata. Il direttore creativo Pierre Tarno ha dichiarato che il gioco “non è un’alternativa a FIFA”, ma piuttosto un’esperienza autonoma che fonde meccaniche di combattimento e dinamiche calcistiche in uno stile unico. Secondo Tarno, i giocatori che lo apprezzano “non hanno vere alternative”, proprio per l’originalità della proposta.
La competizione tra EA e Sloclap non è quindi una guerra diretta, ma un’opportunità per il settore: due visioni diverse del calcio digitale, entrambe valide, entrambe capaci di ispirare.