Come riferito soltanto pochi giorni fa, l’ESA ha dichiarato che l’E3 2021 si terrà interamente in digitale, attraverso varie conferenze dalla durata di circa due ore, alcune dirette dedicate principalmente ai publisher e agli influencer e qualche altro show. L’evento si terrà tra il 15 e il 17 giugno, con una presentazione di apertura attesa per il 14 giugno e con la possibilità di far provare agli utenti alcune demo di gioco.
Nonostante l’impegno degli organizzatori dell’evento per riuscire a portare contenuti, novità e spettacolo c’è chi non si ritiene ancora soddisfatto, come ad esempio Reggie Fils-Aimé, il famoso ex presidente di Nintendo of America che in merito all’evento ha dichiarato: “non sembra molto interessante“.
L’ex dirigente di Nintendo ha infatti spiegato che l’elemento principale di un evento come questo è la possibilità di giocare in anticipo ai vari videogiochi in uscita, attraverso versioni di gioco dimostrative, mentre invece l’organizzazione penserebbe secondo lui di spostare questo elemento più in secondo piano.
Fils-Aimé pensa che l’ESA (Entertainment Software Association) dovrà giocarsi questa volta le sue eventuali ultime carte e che dovranno per forza essere vincenti, in quanto un fallimento dell’E3 2021 significherebbe, sempre secondo le parole dell’ex membro di Nintendo, la fine definitiva dell’evento videoludico che tanto abbiamo imparato ad amare nel corso degli anni.
Nonostante sia d’accordo con la natura digitale dell’evento, Fils-Aimé ritiene che l’organizzazione deve spingere pesantemente sul far provare in via digitale diverse demo di giochi importanti e attesi. Per l’ex-Nintendo questi giochi dovrebbero essere nomi grossi o progetti veramente interessanti, degni di titoli come ad esempio Breath of the Wild e The Last of Us, ma farebbero molto anche delle presentazioni giocate dei vari titoli Xbox Game Studios attualmente in sviluppo.
Giocare anticipatamente a demo di titoli attesi come ad esempio un seguito di Breath of the Wild o un The Last of Us: Parte III potrebbe infatti far sentire i giocatori come veramente all’E3 di Los Angeles, in California, altrimenti non sarebbe la stessa cosa.
Insomma, quello rivelato per adesso da parte dell’ESA non sembra interessare particolarmente Fils-Aimé, che ritiene necessario spingere ulteriormente sull’offerta di contenuti veri e sorprese consistenti.
Tra l’altro bisogna ricordare come diversi publisher, tra cui anche Sony, abbiano deciso già in passato di non prendere parte all’E3 lasciando presumere che ciò potrebbe accadere nuovamente con la prossima edizione attesa per quest’estate. Voi cosa ne pensate?