Dopo la presentazione di Google Stadia, c’era da aspettarsi che i grandi player del mercato rispondessero per le rime al colosso informatico, proponendo la loro alternativa allo streaming cloud. Un evento di questa portata che rischia di cambiare per sempre il mondo del gaming contemporaneo è stato ovviamente preso di petto da Microsoft, che già aveva accennato nei mesi scorsi alla possibilità di utilizzare il cloud per i giochi del futuro. Il risultato è xCloud, il servizio di cloud gaming della casa di Redmond di cui abbiamo avuto una prima anticipazione durante la conferenza dell’E3 2019.
Si sa ancora pochissimo sul futuro servizio, quindi per ora possiamo affidarci a delle ipotesi e a ciò che abbiamo potuto provare durante lo showfloor di Los Angeles. Innanzi tutto, è dato per certo che per mantenere una struttura di questo livello xCloud farà due cose: sfruttare i server Azure che si interfacciano con la rete Microsoft e utilizzare la propria console domestica come base per lo streaming. In questo modo tramite connessione è possibile giocare a tutti i titoli supportati su qualsiasi dispositivo dotato di una connessione adeguata, supportando risoluzione che normalmente non sarebbe in grado di reggere. Come abbiamo detto, non sappiamo ancora nulla di certo su xCloud, se non appunto l’arrivo di una fase di testing nella seconda metà dell’anno. È indubbiamente interessante come possibilità, soprattutto perché può offrire ai giocatori il ricchissimo reparto titoli di Microsoft, elemento che Google Stadia ancora non ha.
Abbiamo però avuto modo di provare il servizio durante l’E3 di Los Angeles, dove Xcloud veniva integrato su dei Samsung S10 che riuscivano a far girare a 60 fps Forza, Gears of War 4 e Halo Master Chief Collection. La connessione veniva portata tramite cavo lan, proprio perché il Wi fi avrebbe causato troppo interferenze dato l’elevatissimo numero di persone presenti, per questo la prova effettuata in un ambiente controllato ci ha soddisfatto. Bisogna vedere come sarà successivamente al momento del test domestico e sotto stress. Comunque sia, siamo rimasti letteralmente impressionati nel vedere il dettaglio e la fluidità con cui titoli dell’attuale generazione giravano su un dispositivo mobile seppur di tutto rispetto come il Samsung S10. Se è il futuro dei videogiochi è in questa direzione, c’è da essere davvero esaltati. I cali di frame erano praticamente inesistenti e l’imput lag sui controlli era minimo, contrariamente a quanto ci si aspetterebbe da un dispositivo del genere. Rimane la questione comodità, parlando di smartphone, ma non riteniamo che questa configurazione verrà scelta come predefinita dagli utenti; molto più interessante è la possibilità di vederlo trasmesso su altri dispositivi, come televisori lontani dalla consola, tablet o proiettori.
La prova ci ha lasciato quindi molto soddisfatti, ma continuiamo a ribadire il fatto che tutto si sia svolto in ambiente controllato e che i dettagli ancora latitano. Confermato per ora il supporto su Android, ma molto probabilmente lo vedremo anche su iOS, mentre non è ancora chiaro se verrà integrato o meno su browser, costringendoci a scaricare un’applicazione apposita. Non ci resta che attendere in questi prossimi mesi i dettagli che verranno rilasciati da Microsoft.
Vi alleghiamo un video registrato da noi stessi che mostra, seppur con qualità offscreen, l’eccellente qualità del servizio.