Incontrare gli sviluppatori di Paradox è sempre un piacere. Sia perché sono cresciuto a pane e strategici, sia perché traspare in ogni singola parola la loro passione per ciò che fanno ogni giorno. Per questo vado ad ogni appuntamento con il sorriso sulle labbra, con la consapevolezza di fare una chiacchierata di mezz’ora tra appassionati di 4x. All’E3 2019 ci è stato presentato un primo hands on di Age of Wonders: Planetfall, quinto capitolo della serie di Age of Wonders, ambientato in un futuro lontano, in cui varie razze si contendono i resti di una galassia morente dopo una guerra infinita.
Age of Wonders: Planetfall sfrutta le Meccaniche classiche dei 4x come Civilization, con alcune interessanti novità. Il focus della nostra prova era ovviamente incentrato su quanto di nuovo in arrivo in questo capitolo, a cominciare dalle fazioni giocabili; Age of Wonders è sempre stato caratterizzato dall’originalità delle varie razze, ma stavolta i ragazzi di Paradox si sono letteralmente superati. Si parte dai Vanguard, discendenti dei vecchi umani, molto classici ma con un focus totale su truppe, armi e arsenale nucleare, che fungono da entry level per quanto ci aspetta in seguito. Abbiamo poi le Amazzoni, una fazione di soli personaggi femminili che utilizzano dinosauri in battaglia e per la loro economia. Nel caso questo non avesse ancora attirato la vostra attenzione, abbiamo poi i Dvar, i nani dello spazio con barbe metalliche e dediti all’estrazione mineraria e i Kirk’ko, una razza aliena un tempo schiava e ora guidata verso la vendetta dalla sua mente alveare. Per chiudere in bellezza abbiamo gli Assembly, una razza di Zombie Cyborg che fanno largo uso di bioingegneria e macchine mortali.
La nostra prova si è svolta proprio con gli Assembly, per farci apprezzare una piccola parte del loro gameplay. La totale originalità e la caratterizzazione fuori di testa delle fazioni è già di per sé un ottimo incentivo per giocare, ma una volta potute apprezzare le novità introdotte con Planetfall, non vediamo l’ora di poterci mettere le mani sopra. Il primo impatto può essere spiazzante per un giocatore inesperto, ma i veterani dei 4x si troveranno immediatamente a loro agio, con HUD che da tutte le informazioni necessarie senza essere invasivo e una visualizzazione dei vari territori sul pianeta molto più chiara e distinguibile per il giocatore, nonostante la mole di effetti ed unità a schermo. Gli sviluppatori hanno tenuto più volte a precisare che con Age of Wonders: Planetfall abbiano voluto livellare la parte di combattimenti con quella economica, cercando di ottenere il giusto equilibrio tra i due aspetti del gioco. Gli scontri e le battaglie sono ancora una parte importantissima, ma ora la pianificazione economica e la gestione tecnologica sono decisamente più incisive, cosa che non può che renderci felici. Abbiamo dato uno sguardo all’albero tecnologico e ne siamo rimasti piacevolmente stupiti, con decine di possibilità e alcune ricerche high end che vanno ad influenzare l’intero impero nel late game, trasformando anche visivamente le nostre unità ed insediamenti. Anche l’aspetto diplomatico è stato decisamente migliorato, anche se abbiamo potuto vedere solamente alcune delle decine di opzioni disponibili, dato il poco tempo a disposizione e l’enormità del gioco da mostrare, ma ci è stato assicurato che sarà data grandissima importanza anche a quest’aspetto.
Per la parte di combattimenti, si ritorna in pieno stile di Age of Wonders, con i gruppi di unità differenziati per armamenti e tipo (biologica, meccanica, corazzata e successive), tutte con varie abilità speciali sia attive che passive. Il cover system restaurato ora offre una maggiore profondità di gameplay e le fasi di pianificazione risultano molto più complesse e soddisfacenti, in virtù del maggior numero di possibilità offerte dalle tecnologie (uguali agli incantesimi degli episodi precedenti) e delle abilità di tutte le unità. Tra le questioni che ci premevano di più c’era quella del multiplayer hotseat, che è stato ovviamente confermato insieme a quello online, con anche integrata l’opzione del Play by Email, dove ogni turno sarà registrato ed inviato all’avversario, anche se questo sarà offline, per poter poi riprendere la partita nel momento in cui si connetterà.
Age of Wonders: Planetfall ci ha convinto senza troppa fatica, a prescindere dalla passione trasmessa dai ragazzi di Paradox, con una scelta tra le fazioni davvero eccellente, un gameplay migliorato e finalmente bilanciato con la parte economica e tante piccole migliorie che insieme vanno a rappresentare un miglioramento generale molto più consistente. Non ci resta che attendere il 6 Agosto, giorno dell’uscita su PC.