Non si avevano notizie da un paio di anni di Starlink: Battle for Altas, il gioco di battaglie con navicelle di Ubisoft Toronto con componente toys-to-life, pensavamo che il titolo fosse scomparso dai radar a causa di una perdita di interesse del pubblico per titoli come Skylanders e Disney Infinity con i quali il gioco condivide la componente “giocattolosa”, invece a sorpresa Ubisoft ha mostrato un nuovo trailer del gioco durante la sua conferenza, annunciando inoltre che la versione Switch avrà in esclusiva l’Arwing di Star Fox. Il gioco era inoltre presente al booth dell’E3 e siamo riusciti a darci un’occhiata ed a trarre le nostre prime impressioni.
La prima cosa che ho fatto è stata quella di costruire la navicella che si compone di 6 parti: il pilota, l’abitacolo, due ali e due armi da fuoco da montare una per ciascuna ala. La scelta di ciascuna componente ha un impatto significativo sulle abilità della navicella: a seconda del pilota selezionato avremo accesso ad un differente attacco speciale, le navi sono studiate per avere diverse statistiche di attacco, difesa e velocità, mentre le armi si differenziano per cadenza di tiro, gittata, danni e tipologia elementale. Ciascuna delle componenti guadagna punti esperienza portando a termine le attività, anche se nella demo non era possibile capire qualeIl gioco si compone di due fasi: la prima è la navigazione all’interno dell’universo, la ricerca di nuovi pianeti all’interno del sistema di Atlas (in totale saranno 7) dalle differenti caratteristiche fisico-biologiche, fase che però non ho approfondito in quanto la demo mi ha proiettato immediatamente all’interno dell’atmosfera di un pianeta dove ci siamo dedicati alla sua eplorazione. L’esplorazione in Starlink avviene sempre a bordo di navicelle spaziali, non si può scendere da esse, ma la sensazione che ne ho avuto è che non lo vedrete come una limitazione.
I pianeti sono piuttosto grandi e la loro esplorazione richiederà sicuramente del tempo per scoprirne tutti i segreti: nella demo abbiamo affrontato un mid-boss ed un boss che si sono dimostrati entrambi non così semplici. Nonostante l’aspetto giocattoloso dato dal toys-to-life, il gioco non ha niente delle esperienze “bambinesche” condivisa da questa tipologia di giochi: i boss hanno un design piuttosto maturo ed il gameplay non è troppo semplicistico come si potrebbe pensare, pertanto sarà interessante vedere nella release definitiva quale sarà il livello di difficoltà settato dagli sviluppatori. I controlli si dimostrano piuttosto intuitivi ed il sistema di shooting della navicella è abbastanza facile da padroneggiare, ma non è subito chiaro capire quale elemento arreca maggiori danni a ciascun nemico. L’impatto grafico complessivo è piuttosto valido, gli scenari sono belli da vedere sebbene non siano così ricchi di dettagli come altre produzioni a budget più elevato, tuttavia se su Xbox One ho potuto constatare delle prestazioni complessive più che buone la versione Switch soffre di qualche calo di frame di troppo. A proposito della versione Switch, l’uso dei toys-to-life non è obbligatorio pertanto non siete vincolati a giocarlo attaccato alla TV ma potete tranquillamente usarlo in portabilità.