Di sicuro il momento più emozionante dell’intera fiera di Los Angeles 2017 si è tenuto durante la conferenza Ubisoft. Alla presentazione della nuova IP Mario + Rabbids Kingdom Battle, il signore di tutti i videogiochi, il maestro Miyamoto ha presentato sul palco il titolo, congratulandosi apertamente con il team di sviluppo per l’eccellente lavoro svolto, facendo riferimento soprattutto a Davide Soliani, il quale non ha retto l’emozione di essere citato davanti a milioni di persone dall’idolo di tutti i videogiocatori. Una scena che ha toccato il cuore di tutti noi, ricordandoci in primis di come i videogiochi, prima del business e delle finestre d’uscita sono emozioni e sogni, e in seconda di come i nostri connazionali non siano solamente addetti del settore, ma si stanno imponendo sempre di più come ispiratori e leader delle nuove generazioni. Gonfi d’orgoglio e di aspettative ci siamo recati ospiti da Ubisoft a provare il nuovo Mario + Rabbids Kingdom Battle, ritrovandoci tra le mani un titolo di una qualità impressionante, contro ogni aspettativa.
Il crossover di Ubisoft unisce due franchise che in comune hanno la follia che li contraddistingue, portando così alla luce un gioco con una potentissima carica umoristica. Mario, Luigi, Peach e tutti gli altri protagonisti della serie iconica di Nintendo dovranno far squadra stavolta con i folli conigli di Ubisoft in uno strategico a turni che mischia deliziosamente delle fasi puzzle ed esplorative, il tutto condito ovviamente da una sana dose di follia. La nostra prova si mezz’ora si è svolta a circa metà del gioco e la nostra squadra era composta da Mario, Rabbids Luigi e Rabbids Peach. La meccanica di gioco si divide in due parti principali: la prima è quella maggiormente esplorativa, dove nel coloratissimo mondo di gioco potremmo risolvere alcuni puzzle ambientali, raccogliere monete e navigare per il coloratissimo mondo di gioco. Ovviamente lungo il percorso non sono mancati momenti fuori di testa ed estremamente comici, con citazioni esilaranti su entrambe le serie che ci hanno strappato più di qualche sorriso. E’ però durante i combattimenti che si entra nel vivo del gioco, con l’ingaggio in battaglia dei nemici; una volta iniziato lo scontro, l’azione diventerà a turni e si inizierà a pianificare la propria strategia. Esattamente come avviene in Xcom, massimo esponente degli strategici a turni con team ristretti, la propria squadra si potrà spostare di un numero ben preciso di quadrati per ingaggiare il nemico e avrà una serie limitata di azioni per ogni turno, divise ovviamente in movimento, attacco e abilità speciali. Il movimento dei personaggi non sfrutta solo il terreno, ma anche una serie di scorciatoie e boost presenti sulla mappa sotto forma dei classici tubi di Super Mario, che vi permetteranno di coprire grandi distanze in un attimo, sorprendendo anche i nemici alle spalle. Inoltre, colpendo un nemico durante il movimento, si porterà un attacco in scivolata, facendo concatenare vari attacchi anche mentre ci si sta ancora muovendo. Nel caso si passi attraverso un alleato invece, si innesca la possibilità di effettuare un salto in qualsiasi direzione in grado di farvi aggirare coperture ed ostacoli. Già da qui si evince l’incredibile profondità di gameplay, con la possibilità di concatenare tutta una serie di movimenti che possono fare la differenza in battaglia. Ma non finisce qui: le coperture infatti possono essere di vari tipi e avranno effetti diversi una volta colpiti dalle armi da fuoco. Alcune potranno esplodere, altre saranno respingenti e lanceranno via i malcapitati nelle vicinanze al di fuori del campo di battaglia.
Il campo è disseminato anche di coperture, sia leggere che totali, fondamentali per evitare di venire colpiti, ma che possono essere aggirate con tutti i movimenti elencati prima. Gli attacchi sono portati tramite una serie di armi da fuoco che tengono conto della linea di visuale, della distanza e della copertura, esattamene come avviene negli altri esponenti del genere, ma con la possibilità qui di utilizzare anche delle abilità speciali. Nel nostro caso, Mario poteva entrare in una modalità Guardia che attaccava tutto quello che entrava nella sua area di tiro, Rabbids Luigi era in grado di creare uno scudo personale per annullare le abilità nemiche e Rabbids Peach poteva invece curare i propri alleati. Inoltre, abilità e attacchi particolari potranno innescare tutta una serie di effetti elementali che andranno ad incrementare i danni e creeranno scompiglio sul campo di battaglia, rendendo di fatto l’esperienza ancora più profonda. I nemici inoltre saranno tutti i personaggi della serie Rabbids e Mario, con l’introduzione di qualche simpatica nuova entrata. Non mancheranno ovviamente scontri con i boss, come nel nostro caso, in cui abbiamo dovuto sconfiggere una cattivissima pianta carnivora.
Per quanto riguarda la gestione dei personaggi, questi saranno completamente personalizzabili dal punto di vista delle skill, sia attive che passive e potranno equipaggiare diverse arme sempre più potente, acquistabili tramite le classiche monete recuperate durante il gioco. Il vero fiore all’occhiello è però il comparto artistico, dove su Switch raggiunge il suo apice in perfetto stile Nintendo. Il mondo di gioco è coloratissimo, folle, ispirato e meraviglioso da guardare, oltre a girare sulla console Nintendo ad una fluidità impressionante. Mario + Rabbids Kingdom Battle ci ha sorpreso sotto ogni aspetto, candidandosi di fatto ad essere probabilmente uno dei migliori giochi della fiera ed uno dei titoli più attesi di quest’anno.