Un nuovo video confronto ha analizzato le differenze tecniche di Dying Light: The Beast tra PS5, PS5 Pro e Xbox Series X|S, rivelando un quadro più equilibrato del previsto. Nonostante la console mid-gen di Sony possa vantare una risoluzione mediamente più alta, il margine rispetto a PS5 e Xbox Series X si rivela piuttosto ridotto, segno che Techland ha lavorato per garantire prestazioni solide e bilanciate su tutte le piattaforme.
La situazione cambia in modalità prestazioni a 60 fps, dove il titolo deve gestire un notevole carico grafico. Qui sia PS5 che Xbox Series X possono scendere fino a 540p effettivi nei momenti più complessi, mentre PS5 Pro mantiene un minimo più stabile a 576p. Le differenze non si traducono comunque in un impatto drastico sulla qualità complessiva, che rimane simile tra le versioni.
Xbox Series S, come spesso accade, propone un’unica modalità a 30 fps. In questo caso sono state ridotte qualità delle ombre, riflessi, illuminazione globale e livello di dettaglio, pur senza stravolgere l’esperienza di gioco. Mancano invece le due opzioni grafiche disponibili sulle altre piattaforme, che permettono di scegliere tra qualità visiva e fluidità.
Nel complesso, Dying Light: The Beast si dimostra stabile e giocabile ovunque, a conferma della solidità tecnica del progetto. Un risultato che si riflette anche sul piano commerciale: il titolo ha già superato il milione di copie prenotate e ha registrato oltre 115.000 giocatori simultanei su Steam, nonostante la concorrenza agguerrita di queste settimane. Aggiungiamo che il gioco è verificato Steam Deck.