Dopo lo straordinario successo di Baldur’s Gate 3, Wizard of the Coast ha voluto chiarire che l’epoca videoludica di Dungeons & Dragons è tutt’altro che finita. Anche se Larian Studios non svilupperà un quarto capitolo né DLC, il franchise è pronto a rinnovarsi, con il presidente John Hight che ha dichiarato l’intenzione di continuare a produrre giochi di ruolo profondi, rispettosi dell’immaginazione collettiva costruita in oltre 50 anni di campagne cartacee. Il dirigente ha precisato che l’obiettivo della società è ambizioso: creare esperienze che siano all’altezza del capolavoro di Larian, pur esplorando nuove forme e generi.
Polygon ricorda che la prima grande mossa è la partnership con Giant Skull, nuovo studio fondato da Stig Asmussen, noto per aver diretto God of War 3 e i giochi della serie Star Wars Jedi. Il progetto attualmente in sviluppo sarà un’avventura d’azione single-player su larga scala, con meccaniche moderne di combattimento e movimento, costruito da zero in Unreal Engine 5. Anche se siamo ancora lontani dal vedere gameplay o dettagli concreti, Hight è convinto che la visione creativa di Asmussen — fondata su fluidità, immersione e controllo del personaggio — sia perfettamente compatibile con il mondo flessibile e multiforme di Dungeons & Dragons.
Il gioco non è pensato come un clone di Baldur’s Gate, ma come un’evoluzione complementare del brand, in grado di catturare l’immaginazione con un tono epico, a tratti oscuro, ma anche leggero quando serve. L’idea non è semplicemente replicare il passato, bensì espandere l’universo D&D con titoli di alta qualità, capaci di far vivere ai giocatori la stessa meraviglia che provano nei loro mondi immaginari.
Il presidente di Wizard of the Coast John Hight ha affermato quanto segue:
“Non interpretate male le mie parole, noi lavoreremo a dei GDR che saranno seri tanto quanto Baldur’s Gate 3. Aggiungo inoltre che per noi è molto importante per noi che ogni manifestazione delle creature di D&D in un videogioco sia bella tanto quella che avete nella vostra testa. Ovviamente è un compito arduo. Penso a ciò che Stig Asmussen e Patrick Murphy hanno fatto con God of War 3, prendere un pantheon di divinità e mostri incredibili da una mitologia e portarli alla luce. Cioè, è incredibile: e se potessimo fargli fare la stessa cosa su D&D?”.
L’approccio di Wizard of the Coast pare di conseguenza decisamente chiaro: lasciare che studi ambiziosi, guidati da veterani del settore, possano sperimentare liberamente nel vasto sandbox narrativo e mostruoso di D&D. Per ora non ci sono date né titoli ufficiali, ma l’intenzione è inequivocabile: l’eredità di Baldur’s Gate 3 sarà raccolta, anche se in forme nuove, con la promessa che la magia di Dungeons & Dragons continuerà a vivere — e a sorprendere.