Era forse questione di tempo prima che qualcuno lanciasse una class action contro Sony per il problema di fabbrica legato al drifting per il DualSense, il controller next gen di PlayStation 5.
Il drifting infatti è un problema ormai veramente troppo diffuso e le aziende produttrici di console non stanno cercando di risolvere per niente il problema. Numerose class action sono state lanciate nei confronti di Nintendo per i problemi dei Joy-Con di Switch, come anche nei confronti di Microsoft per i controller Elite di Xbox, peraltro scampata grazie ai particolari termini di utilizzo della compagnia americana.
Ora invece è il turno di Sony, che con il DualSense ha fatto un vero e proprio passo avanti rispetto al DualShock 4, sia in senso positivo che negativo. Il controller di PS5 infatti presenta tante novità interessanti e ben concepite, ma rispetto al predecessore introduce in maniera statisticamente molto più rilevante il problema del drifting.
Questo difetto di fabbrica si manifesta in una registrazione anomala dell’input per le levette analogiche, in particolar modo quella destra utilizzata solitamente per muovere la visuale. In pratica, la levetta riproduce l’input del movimento senza che questa venga minimamente toccata, rendendo l’esperienza di gioco a volte fastidiosa ma altre volte anche completamente ingiocabile.
Il problema può verificarsi subito dopo pochi giorni come anche dopo alcuni mesi, e dato che non in tutti i paesi del mondo le garanzie dei prodotti durano tanto quanto ad esempio in Europa, numerose volte diventa impossibile richiedere una sostituzione con un prodotto funzionante da parte dell’assistenza.
Ebbene, lo stesso studio legale che ha portato in tribunale Nintendo, ossia Chimicles Schwartz Kriner & Dolandson-Smith, ha richiesto la stessa identica cosa anche nei confronti di Sony. L’accusa è ancora una volta il fatto che la compagnia giapponese sapesse alla perfezione di questi gravi difetti del controller prima di metterli in vendita.
Il controller di PlayStation 4 non era infatti esente da questi tipi di problemi e il DualSense monta praticamente le stesse esatte levette analogiche. Inoltre, la compagnia giapponese non starebbe aiutando a dovere i consumatori con la propria assistenza clienti, richiedendo tempi lunghi e scomodi di comunicazione e di sostituzione.
A questo punto, lo studio legale vorrebbe che Sony risarcisse i propri clienti per via dei danni da loro subiti dal punto di vista sia materiale che morale.
Cosa ne pensate? Qui sotto riportiamo un video esplicativo del problema del drifting condiviso tramite Reddit.