Su queste pagine ci siamo più volte trovati a parlare della rinata scena picchiaduro nel biennio 2023/2024, così come ci siamo trovati più volte a disertare della scena tie-in all’interno dei videogiochi. Non è facile trasporre un anime, indipendentemente dal suo successo, all’interno di un involucro come i videogiochi. Le variabili di cui tenere conto sono molteplici e spesso riuscire a rispettare le dinamiche che hanno reso celebre il prodotto originale non è una missione così immediata come si può immaginare.
Il variegato substrato di generi e sottogeneri che compongono l’eterogenea epidermide del mondo dei picchiaduro ha più volte incoronato i Naruto Ninja Storm come re indiscussi degli ultimi anni, nella trasposizione di anime in arena fighter. A dimostrazione di ciò, nessun titolo è riuscito a scalfire il re negli ultimi anni. L’ardua sfida è stata accolta con grande sorpresa, da Dragan Ball: Sparking! Zero. Nuovo capitolo all’interno del franchiste Budokai Tenkaichi che propone il ritorno del brand sul mercato dopo ben diciassette anni.
Abbiamo dunque passato svariate ore in compagnia del prodotto e siamo pronti a raccontarvi le nostre impressioni nella recensione di Dragan Ball: Sparking! Zero.
Un comparto tecnico sublime
Le prime impressioni avute sul titolo, durante gli approfondimenti proposti dal team di sviluppo sui loro canali social non furono totalmente positive. Guardando Dragon Ball: Spariking! Zero, l’impressione era quella di trovarsi di fronte a un’evoluzione tecnica ambiziosa della filosofia dei Tenkaichi, che risultava però caotica, frenetica e poco stabile. La distruttibilità ambientale di una scenografia che utilizzava l’Unreal Engine 5 come base faceva sembrare caotico un gioco in cui l’essenza del combattimento esplosivo, ma ordinato, che aveva sempre contraddistinto la serie andava a perdersi sull’altare dell’evoluzione tecnologica.
Col passare del tempo, dunque, le ambizioni emerse dalla comunicazione del titolo, assieme al reveal di un roster sterminato, ci avevano comunque lasciato un’eco di interesse ben salda. Una volta riusciti ad avviare il gioco, per la recensione, ci è stato immediatamente chiaro, quanto il marketing impostato dalla azienda produttrice, ci avesse tratto in inganno. Dragon Ball: Sparking! Zero non è solo un contendente dell’esperienza sublime da arena fighter dei Ninja Storm, non è solamente il ritorno di un franchise amato, ma è anche uno dei migliori tie-in anime mai realizzati.
Rimanendo sulla questione tecnica, il gioco si presenta poderoso. La scenicità degli scontri, la pulizia dei modelli poligonali e la qualità generale delle animazioni è da perdere la testa. L’effetto “wow” durante le tecniche speciali e le tecniche Sparking ripropongono fedelmente l’elemento scoppiettante dell’opera originale. Gli ambienti sono magistralmente riproposti e sorprendentemente, il caos proposto risulta molto più ordinato che a vederlo in video. Dragon Ball: Sparking! Zero offre una esperienza visiva appagante, fluida e divertente.
Un gameplay frenetico e divertente
Per quanto riguarda il gameplay, Dragon Ball: Sparking! Zero propone una formula interessante. Il gameplay è tecnico, ma non esageratamente complesso. Dragon Ball FighterZ o Dragan Ball Xenoverse sono titoli distanti anni luce da quanto proposto dal titolo in uscita fra qualche giorno. La base resta quella di Budokai Tenkaichi: movimenti veloci per l’arena, un tasto per i colpi fisici, uno per i colpi d’aura, le prese, la parata e infine uno dei dorsali che attiva la possibilità di usare due colpi speciali e due abilità di potenziamento.
Il flusso dei combattimenti è sicuramente il plus di questo titolo che risulta frenetico, coinvolgente e che necessita di un’ottima conoscenza delle animazioni soprattutto se si combatte contro un altro giocatore. Parate e contrattacchi hanno infatti un’importanza essenziale all’interno dei combattimenti. 182 personaggi non sono pochi, ma questo è un grande pregio dell’opera. Dragon Ball: Sparking! Zero è immenso, ricco di tutti i personaggi più iconici della serie (al netto di chi arriverà con il Season Pass) e che di certo non farà sentire la stanchezza di rigiocare sempre con i medesimi protagonisti.
Modalità a non finire
Valore aggiunto del titolo è anche il comparto modalità. Siamo di fronte a una immensa modalità storia che ripercorre tutti gli archi narrativi più celebri con diverse chicche. Una su tutti la possibilità di passare a una modalità “prima persona” durante gli intermezzi cinematografici, per immergere i giocatori. Interessante anche la possibilità di ripercorrere alcuni momenti iconici da prospettive di personaggi differenti da Goku. Infine da elogiare la presenza di tutta una serie di “what if” legati al completamento di determinate condizioni in battaglia e di scelte compiute dal giocatore, che portano a differenti risultati di momenti chiave della storia di Dragon Ball.
Oltre a questo però, l’immensa offerta ludica del gioco propone una modalità allenamento suddivisa in pratica e tutorial. Una modalità online, con server stabili (bisognerà testarli a pieno carico durante il lancio) e diverse possibilità di matchmaking basato su filtri avanzati. Una modalità battaglia offline con giocatori e CPU, la modalità Torneo di Arti Marziali e la possibilità di ottenere personalizzazioni per il profilo giocatore e per i personaggi attraverso un negozio interno. Infine la classica sezione Sfide in cui riscattare le ricompense di moneta in gioco da spendere nel negozio adempiendo alle missioni del gioco. Una piccola sorpresa aspetta poi gli appassionai delle Sfere del Drago.
Commento finale
Dragon Ball: Sparking! Zero è un arena fighter che non solo colpisce la nostalgia dei più attempati fan di Budokai Tenkaichi, ma che propone un titolo tecnicamente maestoso e ludicamente molto divertente. Il gameplay è un concentrato di azione, spettacolarità e di citazionismo. La modalità storia riesce a riproporre ogni aspetto chiave della lunghissima trama dell’opera originale e sebbene ci sia un piccolo problema di comunicazione con il giocatore (alcune volte gli obiettivi di missini sono spiegati in maniera contorta e poco semplice) il titolo centra il punto in tutto e per tutto.
La recensione in breve
Un prodotto sontuoso che riporta la mente ai titoli del passato del franchise Budokai Tenkaichi ma che lo fa imponendosi nel presente andando a sfidare le fondamenta degli arena fighter moderni con un comparto tecnico e ludico da far impallidire qualunque tie-in contemporaneo.
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Voto Game-Experience