Lo scorso 21 Gennaio siamo stati invitati all’evento di anteprima virtuale di DOOM: The Dark Ages. In più di un’ora di diretta abbiamo avuto modo di assistere ad una presentazione dimostrativa del gameplay del nuovo capito di DOOM, di seguito arricchito da una corposa fase di Q&A con Marty Stratton e Hugo Martin di ID Software. In questo nostro articolo andiamo a snocciolare quanto visto del prossimo, attesissimo capitolo di una saga che ormai è quasi più una religione nel mondo degli shooter.
Gameplay in equilibrio tra vecchio e nuovo
DOOM: The Dark Ages è intrinsecamente sempre DOOM, ma con delle variazioni di base che lo diversificano dagli altri due capitoli. Se in DOOM (2016) il concetto era run&shoot e in DOOM Eternal il concetto era più run, jump and shoot, in The Dark Ages gli sviluppatori han deciso di fare un salto indietro nel tempo (letteralmente, data l’ambientazione medievale) ed andare quasi a riprendere, oppure omaggiare, i primi capitoli della saga.
Doomguy in questo capitolo avrà i piedi ben piazzati a terra, caratterizzato una vibe quasi da tank, pesante, corazzato ed incazzato, con tanto di “Shieldsaw”, uno “scudo-motosega” che sarà l’arma prediletta del nostro protagonista, utile per difenderci da attacchi incombenti, stunnare i nemici, ma non solo: lo Shieldsaw funge anche come una sorta di rampino per arrampicarci in lungo e largo per la nuova, ampia, mappa del gioco.
L’intento degli sviluppatori per DOOM: The Dark Ages era proprio quello di tornare “boots on the ground” e maciullare quanti più nemici ci si parino davanti, con un Doomguy dall’aspetto più “pesante” e coriaceo, assolutamente necessario considerata la mole di nemici che abbiamo avuto modo di vedere nelle fasi di gameplay, talmente tanti da richiamare un po’ l’ottica dell’horde shooter in determinate situazioni.
Data la quantità di nemici contro i quali ci scaglieremo, la difficoltà del gioco sarà altamente personalizzabile: l’intento è rendere il gioco approcciabile per tutti, sia i veterani che i neofiti. I nemici si muovono troppo rapidamente? Troverete un’opzione dedicata per modificare ogni dettaglio.
Nuove armi d’ispirazione medievale
Le novità legate a DOOM: The Dark Ages non riguardano solamente il gameplay e le variabili legate al parry e alle schivate del nuovo, corazzato, Doomguy. Anche le armi reperibili durante la campagna che gli sviluppatori ci hanno mostrato sono impregnate di questa aura fantasy sci-fi, ispirata al medioevo, sebbene mantengano lo spirito delle armi originali di DOOM. Il nostro amato fucile a doppia canna rimane il protagonista, ma avanzando nel gioco troveremo armi uniche, ispirate liberamente agli strumenti di tortura medievali.
Non solo armi, perché il team di ID Software ha deciso di ampliare ulteriormente il concetto di devastazione proprio di qualsiasi capitolo di DOOM: in certi punti della trama entreremo in possesso e comanderemo un enorme “mecha” demoniaco, grande quanto un palazzo, per intenderci. DOOM The Dark Ages ci darà dunque uno strumento “alla pari” per combattere e demolire nemici giganteschi, così come ci consentirà di volare in groppa a draghi per spostarci attraverso l’immenso mondo di gioco e ingaggiare in combattimenti all’ultimo sangue pure a mezz’aria, per non farci mancare davvero nulla.
Gli sviluppatori sembrano insomma concentrati ad ampliare il concetto “the bigger, the better” in DOOM, allargando non solo il parco armi, e la mappa di gioco, ma anche le modalità di combattimento.
Ambientazione, mappa e soundtrack
Come ampiamente anticipato poc’anzi DOOM: The Dark Ages ci catapulta in un mondo medieval sci-fi, ambientato prima degli eventi di DOOM (2016). Ciò significa che questo capitolo può rivelarsi un ottimo entry point per i nuovi giocatori interessati alla saga, poiché la trama si distacca totalmente dai due precedenti capitoli, trattandosi appunto di un prequel.
Gli sviluppatori hanno sottolineato che i cambiamenti in questo nuovo DOOM riguardano anche la struttura della mappa di gioco, molto più ampia e meno lineare rispetto agli altri capitoli. Non ci troveremo dunque spinti a passare da un punto all’altro del livello giocato, bensì avremo molta più libertà di movimento ed azione, ma soprattutto di esplorazione alla ricerca di segreti, power up e modifiche. Il nostro protagonista, ora potenziato direttamente dal potere degli déi, si dovrà far strada attraverso orde di demoni per eliminare ogni minaccia, anche nel passato.
Nonostante la separazione con Mick Gordon, ID Software è riuscita a mantenere un livello altissimo della colonna sonora grazie a Finishing Move Inc. (The Calisto Protocol, Borderlands 3, Grounded 2) che hanno lavorato in maniera eccezionale sulla colonna sonora di DOOM: The Dark Ages, riuscendo ad elevare le fasi di gameplay con uno speed metal dalle sfumature medievali a dir poco spettacolare.
Ma quando esce DOOM: The Dark Ages?
La data ufficiale di uscita di DOOM: The Dark Ages è fissata per il 15 Maggio 2025. Sarà disponibile su PC, Xbox Series X/S e PlayStation 5.