Come sappiamo da un paio di settimane, Donkey Kong Bananza è stato sviluppato dallo stesso team che ha dato vita a Super Mario Odyssey. E proprio in queste ore Kenta Motokura, produttore di entrambi i titoli, che ha raccontato com’è nato il progetto nel corso di una nuova intervista. L’idea iniziale non è stata quella di realizzare un DLC o un sequel di Odyssey, come si era ipotizzato, ma piuttosto un titolo completamente nuovo incentrato su Donkey Kong, su richiesta diretta di Yoshiaki Koizumi, figura di spicco all’interno di Nintendo e già director di Jungle Beat.
Motokura ha affermato ad IGN che Koizumi ha chiesto esplicitamente al team di Odyssey di costruire un gioco 3D basato su Donkey Kong, sfruttando le peculiarità fisiche del personaggio per differenziarlo da Mario. A quel punto, Motokura e colleghi si sono rivolti a Shigeru Miyamoto, il creatore del gorilla più famoso dei videogiochi, per ottenere spunti utili. Miyamoto ha suggerito di concentrarsi sulle azioni uniche di DK, come gli schiaffi a terra e il soffio potente, capaci di interagire fisicamente con l’ambiente.
In parallelo, alcuni programmatori del team stavano sperimentando con la tecnologia voxel, una forma tridimensionale di pixel già vista in alcune sequenze di Odyssey, come quelle nel Regno della Neve o nel Regno del Pranzo. Stavolta però, l’ambizione era più grande: far sì che il giocatore potesse distruggere, scavare, scolpire l’ambiente in tempo reale, dando vita a un gameplay basato sulla continuità della distruzione. E proprio questo elemento ha reso necessario lo sviluppo esclusivamente su Nintendo Switch 2.
Leggiamo un estratto delle dichiarazioni condivise da Motokura:
“Ho anche parlato con Koizumi, che aveva lavorato come director in Jungle Beat. E per lui, una caratteristica davvero importante che lo distingueva da un personaggio come, ad esempio, Mario, è che Donkey Kong ha braccia più lunghe e forti. Quindi abbiamo preso tutte queste caratteristiche distintive di Donkey Kong come personaggio e abbiamo cercato di pensare a come poterle riprodurre in un nuovo gioco. E quando ci siamo resi conto della compatibilità tra le caratteristiche distintive di Donkey Kong, il fatto di essere forte e di avere queste grandi e lunghe braccia, e la possibilità di utilizzare la tecnologia voxel, abbiamo capito che si trattava di un buon abbinamento che ci ha portato all’idea di perseguire la distruzione come elemento di base in questo titolo”.
La forza bruta di Donkey Kong, unita alle potenzialità creative dei voxel, ha dato origine alla filosofia che guida Bananza: creare un mondo dinamico in cui il giocatore si interroga costantemente se ciò che ha davanti può essere rotto, alterato, o trasformato. Da qui nasce una delle esperienze platform più singolari mai realizzate da Nintendo, pensata dal team di sviluppo per sfruttare come si deve l’hardware di Switch 2, dove Donkey Kong Bananza arriverà in esclusiva a partire dal 17 luglio 2025.