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Home»Notizie»Diego Armando Maradona è morto, aveva 60 anni

Diego Armando Maradona è morto, aveva 60 anni

Proprio in questi minuti giunge una terribile notizia dall'Argentina: Diego Armando Maradona è venuto a mancare all'età di 60 anni
Alberto RossiBy Alberto Rossi25 Novembre 2020Updated:25 Novembre 2020
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Diego Armando Maradona
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Proprio in questi minuti giunge una terribile notizia dall’Argentina: Diego Armando Maradona è venuto a mancare all’età di 60 anni a causa di un arresto cardiorespiratorio.

La leggenda del mondo del calcio è morto nella sua casa a Tigre, dopo che nei giorni scorsi era stato operato d’urgenza al cervello per rimuovere un ematoma subdurale.

Quest’oggi quindi ci lascia il Pibe de Oro, stella che anche i videogiocatori hanno imparato a conoscere e ad amare grazie alla sua presenza nei giochi calcistici più importanti, come PES e FIFA, in qualità di Leggenda ed Icona.

Qui di seguito trovate un paio di video che mostrano il Campione in azione nei due titoli sportivi di cui sopra:

FIFA 20:

Qui di seguito trovate una piccolo biografia del Campione:

Diego Armando Maradona (Lanús, 30 ottobre 1960 – Tigre, 25 novembre 2020) è stato un allenatore di calcio, dirigente sportivo e calciatore argentino, di ruolo centrocampista. È stato il capitano della nazionale argentina vincitrice del campionato del mondo 1986.

Soprannominato El Pibe de Oro (“il ragazzo d’oro”), è considerato uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi, se non il migliore in assoluto.

In una carriera da professionista più che ventennale ha militato nell’Argentinos Juniors, nel Boca Juniors, nel Barcellona, nel Napoli, nel Siviglia e nel Newell’s Old Boys. Con la nazionale argentina ha partecipato a ben quattro Mondiali (1982, 1986, 1990 e 1994), vincendo da protagonista il torneo del 1986; i 91 incontri disputati e le 34 reti realizzate in nazionale costituirono due record, successivamente battuti.[9] Contro l’Inghilterra ai quarti di finale di Messico 1986 segnò una rete considerata il gol del secolo, tre minuti dopo aver segnato un gol con la mano (noto come mano de Dios), altro episodio per cui è spesso ricordato.

Non è mai potuto entrare nelle graduatorie del Pallone d’oro perché fino al 1994 il premio era riservato ai giocatori europei: per questo motivo nel 1995 vinse il Pallone d’oro alla carriera. Ha comunque ricevuto altri numerosi riconoscimenti individuali: condivide con Pelé il premio ufficiale FIFA come Miglior giocatore del XX secolo, e nel 1993 è stato insignito del titolo di miglior calciatore argentino di sempre, tributatogli dalla federazione calcistica dell’Argentina. Nel 2002 è stato inserito nella FIFA World Cup Dream Team, selezione formata dai migliori undici giocatori della storia dei Mondiali, ottenendo, tra gli undici della squadra ideale, il maggior numero di voti. Nel 2004 è stato inserito da Pelé nel FIFA 100, la lista dei 125 migliori calciatori viventi, stilata in occasione del centenario della federazione. Nel 2012 viene premiato come Miglior Calciatore del Secolo ai Globe Soccer Awards e nel 2014 entra a far parte della Hall of Fame del calcio italiano tra i giocatori stranieri.

Tra le figure più controverse della storia del calcio per la sua personalità eccentrica dentro e fuori il campo, fu sospeso due volte dal calcio giocato per differenti motivi: una volta per uso di cocaina nel 1991 e un’altra volta per positività ai test antidoping, al mondiale degli Stati Uniti 1994 (per uso di efedrina, sostanza non legale spesso usata per perdere peso). CT dell’Argentina per un breve periodo alla fine degli anni duemila, dopo il suo ritiro ufficiale dal calcio nel 1997, Maradona ha subito un aumento eccessivo di peso (risolto con l’aiuto di un bypass gastrico) e le conseguenze della dipendenza dalla cocaina, dalla quale si è liberato dopo lunghi soggiorni in centri di disintossicazione.

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