Negli ultimi tempi il fenomeno del review bombing è un fenomeno che sta prendendo sempre più piede, soprattutto per quanto riguarda le grandi produzioni. Ricorderete sicuramente ciò che avvenne con il rilascio di The Last of Us 2, ad esempio. Il secondo capitolo della pluripremiata saga creata dalla mente di Neil Druckmann, infatti, è solo uno degli ultimi esempi di questo fenomeno che non cenna ad arrestarsi, per i più svariati motivi.
Adesso è toccato ad un altro gioco con un enorme successo, Diablo Immortal. Il gioco di Blizzard Entertainment, infatti, è vittima anch’esso del review bombing su Metacritic (noto sito di valutazione videoludica) a causa delle microtransazioni che gli sviluppatori hanno deciso di introdurre all’interno del gioco.
Diablo Immortal è l’ennesimo esempio di review bombing
La valutazione media del gioco non raggiunge nemmeno il simbolico valore di uno (al momento della stesura di questa notizia) che è sicuramente uno dei più bassi nella storia. Ciò è dovuto al fatto che influiscono moltissimo le valutazioni pari allo zero che i fan, arrabbiati e delusi, hanno deciso di attribuire a Diablo Immortal.
Seppur la maggior parte di questi voti non abbia alcuna tesi che sostenga questa scelta di valutazione, e anzi, contenga solo insulti diretti agli sviluppatori, ce ne sono altre che invece sottolineano la problematica nella quale si sono imbattuti. Infatti, è stato sottolineato dagli utenti come il gioco diventi quasi impossibile una volta raggiunto il livello 60 che permette ai giocatori di iniziare ad esplorare l’endgame.
Gli utenti hanno inoltre sottolineato come il problema principale sia relativo agli Emblemi Leggendari che permettono di avere dei drop leggendari che però sono ottenibili gratuitamente solo in quantità veramente irrisorie. Una meccanica che sembra favorire, invece, chi decida di ricorrere al denaro per poterne acquistare in notevole quantità e quindi essere facilitati nell’endgame di Diablo Immortal.