Death Stranding 3 potrebbe esistere, ma non sarà Hideo Kojima a guidarne lo sviluppo. In una recente intervista a PlayStation Arabia, il game designer giapponese ha confermato di aver già scritto lo script concettuale per un terzo capitolo, pur dichiarando di non volerlo dirigere. Secondo le sue parole, la conclusione di Death Stranding 2: On the Beach rappresenta per lui un finale narrativo, e l’eventuale seguito dovrebbe nascere sotto la guida di qualcun altro.
Come leggiamo su Twisted Voxel, questa scelta non deriva da un disinteresse per la saga, ma dalla mole di progetti che lo tengono già occupato: Kojima è infatti impegnato in OD per Xbox, rallentato dallo sciopero degli sceneggiatori del 2024, e in Physint per PlayStation, sviluppato quasi interamente da lui in prima persona. Lasciare Death Stranding 3 a un altro autore significherebbe alleggerire il carico e permettere al franchise di proseguire senza rinunciare alla qualità.
Al tempo stesso, Kojima ha assicurato ai fan che continuerà a creare “finché vivrà”, ribadendo la volontà di sorprendere il pubblico con nuove idee. Nel giorno del suo 62° compleanno, ha sottolineato di non pensare affatto alla pensione, anzi: la sua connessione con i giocatori è la motivazione principale per andare avanti.
Sul fronte della ricezione, Death Stranding 2 ha già ottenuto risultati significativi: oltre il 79% dei giocatori che hanno completato la storia principale continua a esplorare i contenuti post-game, segno di un forte legame con l’universo creato da Kojima Productions. Lo stesso autore ha colto l’occasione per lanciare un messaggio di speranza, ricordando che “in tempi difficili c’è sempre qualcuno disposto a proteggerti, anche se non te ne accorgi”.
Il futuro di Death Stranding, dunque, resta aperto: lo script del terzo capitolo esiste, ma ora la domanda è chi avrà il coraggio e la visione di trasformarlo in realtà.