Il salto generazionale tra PS4 e PS5 potrebbe non essere così rivoluzionario come molti si aspettano. Almeno secondo Akio Sakamoto, chief technical officer di Kojima Productions, che ha recentemente spiegato come, nello sviluppo di Death Stranding 2: On the Beach, il nuovo hardware Sony abbia portato soprattutto miglioramenti in termini di efficienza, piuttosto che vere e proprie possibilità inedite.
Intervistato da Edge Magazine (grazie a GamesRadar), Sakamoto ha affermato che, da un punto di vista tecnologico, il cambio non è drastico, soprattutto se paragonato ai salti netti vissuti in passato, come quello tra PS1 e PS2. Il vantaggio principale di PlayStation 5? Una riduzione significativa dei tempi di caricamento e una maggiore velocità nel raggiungere obiettivi di design, elementi che rendono il lavoro dello studio più agevole.
Una delle conseguenze più evidenti è che gli artisti sono ora meno vincolati e possono costruire ambientazioni complesse senza doversi preoccupare di compromessi strutturali legati ai limiti tecnici. Tuttavia, questa libertà ha avuto effetti collaterali: i programmatori hanno dovuto affrontare nuove sfide per gestire un flusso creativo che, secondo lo stesso Sakamoto, è diventato quasi “fuori controllo”.
Leggiamo quanto affranto da Sakamoto:
“Secondo me il miglioramento più evidente da un punto di vista tecnologico è la riduzione dei tempi di caricamento, ma ad essere onesti, la differenza tra i due sistemi hardware non è così grande. Aggiungo che riguarda più il fatto che su PS5 ci siano modi più efficienti per raggiungere obiettivi simili. Detto questo, i nostri artisti sono meno limitati nella creazione del mondo, non devono escogitare delle soluzioni complesse per i livelli. Ma naturalmente questa libertà ha avuto effetti a catena e sfide tecniche per i programmatori. Per certi versi, si è creato un ambiente in cui gli artisti sono ormai fuori controllo.”
Il discorso si inserisce in un contesto più ampio in cui diversi addetti ai lavori — tra cui anche l’ex dirigente PlayStation Shawn Layden — ritengono che l’innovazione hardware stia rallentando, avvicinandosi a una saturazione delle possibilità tecniche. Le console moderne, tutte basate su chip AMD simili, non offrono più quel “salto” che definiva le generazioni passate.
Eppure, anche in questa nuova era di ottimizzazione e non di rivoluzione, Death Stranding 2 promette novità interessanti: ciclo giorno-notte, maggiore libertà nei combattimenti e un ritorno al feeling “da base operativa” caro ai fan di Metal Gear Solid. L’attesa è quasi finita: l’uscita è fissata per il 26 giugno 2025, e sarà allora che i giocatori potranno verificare con mano quanto PS5 abbia davvero fatto la differenza.