Ti avverto. Si parlo con te lettore! Questa non è una recensione. E’ un avvertimento! E’ un tentativo per dissuaderti dal provare Deadness VR. La paura in questa esperienza in realtà virtuale non conosce eguali, dal senso di ansia continua che trasmette e dai numerosi Jumpscares disseminati qua e là, soprattutto dove non ci si aspetterebbe (sennò che colpo di paura é). Continua la lettura oltre queste righe sapendo che recensire questo gioco è stato arduo per me come lo sarà per te poi rivivere in VR la stessa esperienza, se non migliore visti i continui aggiornamenti, creata da un piccolo team indipendente.
Horror a 360 gradi
Iniziamo da dei semplici dati. Deadness VR è di recente uscita (22 Febbraio 2022) sul ben conosciuto SteamVR, portale dedicato esclusivamente ai giochi in realtà virtuale. Potete giocarci sia con Oculus Quest 2 tramite link e sia con gli altri visori desktop. Il prezzo è modico (ed è già in sconto fino a metà aprile) il ché lo rende molto appetibile per chi vuole provare una esperienza terrificante. In molti sensi, bisogna ammetterlo, ma ci arriviamo.
Il team di progettazione, che ha avuto la malsana idea di portare la paura videoludica a livelli non sostenibili per tutti, si chiama Alien Studios. Si tratta di un team indipendente di programmazione locato nella Repubblica ceca e conta una manciata di persone al suo attivo. Prendendo spunto da quanto già il mercato di questo genere proponeva, il team di sviluppo ha messo in campo un “simpatico” nuovo modo di incutere paura e ansia nel giocatore, gestendo molto bene il suono a 360° e una grafica che, per quel poco che saremo in grado di vedere, si difende piuttosto bene.
Non c’è una vera storia raccontata nel gioco, mentre impersoneremo un anonimo personaggio non del tutto sano fisicamente costretto sulla sedia a rotelle, nonché nostro unico mezzo di spostamento. Le prove di arguzia e di “logica” anche se non spiccano per originalità, sfruttano al massimo tutti gli elementi che troveremo a schermo e spesso ci troveremo a chinarci letteralmente sulla sedia per cercare di non essere visti. Ma non è tutto perfetto in Deadness VR.
Deadness VR Gameplay su sedia a rotelle
Potete anche vedere questo sottotitolo dedicato al gameplay come una battuta o un eufemismo, se volete. Ed avreste ragione in entrambi i casi.
Letteralmente il gioco ci costringe a giocare seduti su una sedia (meglio se classica senza braccioli). Questo perché l’unico modo che avremo per spostarci nelle stanze e corridoi di un neanche minimamente accennato ospedale, sarà spingendoci a mano sulle ruote della nostra sedia a rotelle. Nessun analogico, nessuna proiezione o locomotion di sorta. Se volete spostarvi, dovete usare la sedia sulla quale siete costretti.
Il concetto di base è anche intrigante e ben pensato, se non fosse che la gestione dei controlli sfiora il ridicolo, anche dopo l’aggiornamento specifico per Quest 2, usato nella mia personale esperienza. Afferrare le ruote per spostarsi è difficile e a volte frustrante. I controlli sono imprecisi e ci vuole più di qualche minuto per riuscire ad andare nella direzione desiderata senza imprecare (già imprecavo per la paura, se poi ci si aggiunge anche il sistema di spostamento fallato, non vi dico). L’esperienza viene all’inizio minata da questo deficit di precisione davvero vistoso per muoversi col nostro alter ego e si attenua leggermente mentre si prende mano e si compensa le imprecisioni dei controller. Come riflessione personale, ho realizzato dopo varie sessioni di gioco, che, forse, il fatto che sia così difficile riuscire a muoversi come si vorrebbe, l’esperienza viene resa ancora più terrificante. Chissà che forse gli sviluppatori lo abbiano realizzato proprio con questo scopo.
I controlli delle mani sono già meglio ma decisamente non in linea con i più semplici e basilari giochi in realtà virtuale. Si impara piuttosto in fretta a compensare tali disagi. Deadness VR in pratica ce la mette tutta per ostacolarci e nel metterci i bastoni tra le ruote (quasi letteralmente) durante la nostra “passeggiata” tra mostri e creature umanoidi decisamente dalle intenzioni maligne.
La recensione in breve
Tralasciando la mia personale supposizione sul sistema di spostamento, si può tranquillamente dire che Deadness VR è un acquisto obbligato per gli appassionati del genere horror. L’ambientazione in stile Silent Hill viene subito all’occhio quando si cerca di scappare dai nemici urlanti su una sedia a rotelle malferma quanto noi stessi. L’atmosfera cupa e buia lo rende terrificante, così come era stato progettato, ma non saremo sempre avvolti dall’oscurità. Graficamente piacente, Deadness si posiziona in una categoria più vicina ad una nuova esperienza horror, piuttosto che un gioco completo vero e proprio. Come una sorta di Demo più lunga del solito. Nonostante il frustrante metodo di locomozione, Deadness VR si difende bene per quello per cui è stato creato. Io l’ho apprezzato e, nel farlo, ho sudato dalla paura, letteralmente. Consigliato per chi vuole paura, un po’ meno se cercate qualcosa di più profondo o non sopportate il genere. Speriamo in ulteriori aggiornamenti che ne migliorino il sistema di movimento, quasi unico ostacolo per l’immersività nel mondo di Deadness VR.
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Voto Game-Experience