Dark Passenger è un nuovo studio di sviluppo con sede a Varsavia, in Polonia, nato dal “sangue creativo” sgorgato dalla ferita aperta a suo tempo da Cyberpunk 2077 nel fianco di CD Projekt RED. Uno studio in cui si sono radunati molti ex dipendenti del celebre studio polacco, guidati appunto da uno di questi ex, Jakub Ben. Il team vanta esperti che hanno lavorato tra le altre cose non solo a Cyberpunk 2077, ma anche all’apprezzatissimo The Witcher 3: Wild Hunt.
Dark Passenger assume dipendenti e progetta un gioco multiplayer nel Giappone feudale:
Lo studio ha già un suo primo progetto. Un’esperienza multigiocatore su struttura PvPvE infarcita di kunoichi e shinobi. Proprio per lavorare a questo progetto lo studio ha aperto le candidature per diverse posizioni professionali, tra cui gameplay programmer, tech artist, environmental artist e sound designer. Il titolo sarà totalmente costruito sfruttando le portentose capacità di Unreal Engine 5 e, attualmente, i lavori di sviluppo sono ancora alle fasi preliminari.
Il sito ufficiale, fonte di questo articolo e dunque raggiungibile con un click sul link in fondo a questo articolo, descrive il titolo, ancora senza nome, come un gioco d’azione online in prima persona, che ci vedrà impegnati nel cooperare con altri giocatori cosi come nel combatterli, il tutto dovendo preoccuparci anche delle minacce presenti nel gioco. L’esperienza che Dark Passenger va confezionando ci catapulta in un Giappone feudale in tumulto dopo che un “invasore senza nome” ha usurpato il trono dello shogun. Il gioco si tinge anche di fantasy per via della presenza di “artefatti che nascondono un potere straordinario”.
“Interpretando i ruoli di shinobi e kunoichi i giocatori affronteranno assieme sia i seguaci dell’usurpatore che altri gruppi d’assassini impegnati nella ricerca dei medesimi artefatti. Nel corso del viaggio in queste terre oscure, i personaggi dei giocatori salteranno tra i tetti delle città, si celeranno sotto i pavimenti dei cottage di campagna, si arrampicheranno su pagode o si intrufoleranno inosservati tra santuari e templi. La forma verticale degli scenari aprirà un numero infinito di possibilità su come agire e il meteo dinamico li sorprenderà con improvvisi acquazzoni, forti venti o nebbie che circondano l’area”, cosi il sito descrive il gioco.
Sembra che il gioco di Dark Passenger sfrutterà anche alcuni elementi procedurali, il che significa che anche affrontando due volte il medesimo obbiettivo le circostanze potrebbero portarci a dover affrontare la situazione in due modi differenti. Si accenna anche a un sistema avanzato chiamato “locomotion system” che dovrebbe permettere “evoluzioni incredibili come correre sulle frecce scagliate in volo da altri giocatori, arrampicarsi repentinamente su superfici verticali e adoperare lance come aste per superare gli ostacoli”.
Promesse anche tutte le tipiche opzioni di personalizzazione del proprio equipaggiamento, sia a livello cosmetico che pratico, dunque scegliendo quali tipi di armi e armature adoperare da un vasto arsenale. Si accenna anche alla possibilità di ospitare Dojo personali, vale a dire spazi privati in cui invitare gli amici per attività come duelli o allenamenti.
Dark Passenger a ben vedere non è cosi nuovo come si potrebbe pensare. Lo studio è già attivo da qualche anno ma, fino a oggi, si è sempre occupato di piccole mansioni per conto di terzi, come la realizzazione di animazioni o sequenze cinematiche, personaggi e asset per giochi sia indipendenti che tripla A. Questo progetto, a conti fatti, è il primo gioco dello studio e la sua primissima IP.