Cyberpunk 2077: Ultimate Edition, la recensione della sorprendente versione Switch 2

Cyberpunk 2077 non ha certo bisogno di presentazioni, ma vederlo approdare su console Nintendo fa comunque un certo effetto. La nuova era della Grande N, inaugurata con Switch 2, porta con sé una serie di titoli multipiattaforma che, per evidenti limiti hardware, non avevano ancora trovato spazio sulle piattaforme di Kyoto. L’ultima e chiacchieratissima fatica di CD Projekt Red è senza dubbio tra i nomi che più spiccano nella line-up iniziale della nuova console: ancora povera di IP first-party, ma decisamente ricca di giochi third-party che hanno segnato l’ultimo decennio videoludico.

Le avventure a Night City diventano dunque ancora più “tascabili”, nonostante la concorrenza dei PC handheld, grazie a un ecosistema del tutto diverso come quello offerto da Nintendo Switch 2. Un porting non del tutto inaspettato, considerando che qualche anno fa lo stesso studio polacco aveva già stupito il pubblico con la conversione “impossibile” di The Witcher 3: Wild Hunt per la prima Switch. Ma se in quel caso i compromessi erano evidenti, con Cyberpunk 2077: Ultimate Edition siamo di fronte a un piccolo miracolo tecnologico.

Non ci credete? Restate “connessi” con noi mentre vi riportiamo tra le strade trafficate e le luci al neon di Night City, questa volta con un cyberware completamente diverso. La nostra recensione della versione Switch 2 di Cyberpunk 2077: Ultimate Edition è pronta per voi, direttamente sulla NetWatch.

Così piccolo, così performante

A circa cinque anni dalla pubblicazione originale su old-gen, Cyberpunk 2077 giunge alla sua (forse) ultima incarnazione. Superato il burrascoso debutto, il titolo di CD Projekt Red ha concluso il suo percorso con l’eccellente DLC Phantom Liberty (da noi promosso a pieni voti). E in attesa del seguito, il cosiddetto Project Orion, il gioco trova ora spazio anche su console Nintendo.

Con la sua Ultimate Edition, comprensiva di patch e contenuti aggiuntivi, Cyberpunk 2077 debutta su Switch 2 con risultati visivamente sbalorditivi. Le scorribande di V ci hanno colpito positivamente dal punto di vista grafico, sia in modalità portatile che, soprattutto, con la console collegata alla dock. Sono presenti due opzioni grafiche: Qualità e Performance. La prima offre modelli e texture più puliti, la seconda sacrifica un po’ di risoluzione per raggiungere i 40 fps.

Indipendentemente dalla modalità selezionata, i 30 fps stabili garantiscono comunque un’esperienza fluida, fatta eccezione per qualche raro calo di frame. La resa sullo schermo della console è davvero sorprendente, grazie al supporto DLSS (upscaling fino a 1080p partendo da una risoluzione nativa di 720p/635p in Qualità, e 635p/540p in Performance).

In modalità portatile le performance sono lievemente inferiori, ma in dock i problemi svaniscono. Illuminazione, ombre, pulizia delle texture ed elementi a schermo restituiscono un impatto visivo che non ha nulla da invidiare a Steam Deck e simili. L’unico vero difetto è rappresentato da qualche caricamento un po’ troppo lungo.

Muoversi a Night City

Una delle vere chicche di questa versione Switch 2 sono le opzioni di controllo. Oltre ai comandi tradizionali, Cyberpunk supporta il giroscopio, utilizzabile sia in modalità portatile che docked, per migliorare la mira inclinando leggermente la console o il controller.

Una funzione gradita, anche se limitata alla sola mira con le armi: sarebbe stata utile anche durante la scansione. Se si decide di giocare con i Joy-Con scollegati, entrano in gioco i comandi gestuali, con movimenti dedicati per azioni come parate, schivate laterali e colpi caricati.

Chi preferisce un approccio più “PC-style” sarà felice di sapere che la versione Switch 2 supporta anche la modalità “mouse” dei Joy-Con, presentata durante la conferenza di lancio. Utile sulla carta, ma non comodissima nella pratica, a causa dell’ergonomia del Joy-Con in posizione capovolta.

La vera sorpresa è la possibilità di collegare mouse e tastiera via USB per giocare, anche se si tratta di una feature marginale, non ancora supportata da un sistema di rimappatura dei tasti, limitandone l’efficacia.

Molto più efficace e utile è invece il supporto al touch screen: si possono espandere mappe o navigare tra i menù semplicemente con un tocco. Un dettaglio che dimostra la cura con cui questo porting è stato realizzato, ben lontano da una conversione fatta in modo frettoloso.

In conclusione

Cyberpunk 2077 su Switch 2 è molto più di un semplice porting. È una versione capace di reggere il confronto con gli handheld PC, su una console interamente dedicata al gaming e ottimizzata per l’esperienza portatile. Certo, i compromessi tecnici rispetto a PS5 e PC sono inevitabili, ma il risultato complessivo è sorprendentemente solido.

Con una grafica convincente, framerate stabile, e funzionalità esclusive ben implementate, Cyberpunk 2077: Ultimate Edition su Nintendo Switch 2 è una delle più grandi sorprese del 2025.