In queste ore Jason Schreier ha pubblicato un lungo report su Bloomberg, basato su interviste con attuali ed ex sviluppatori di CD Projekt RED, dove ha svelato alcune curiosità circa lo sviluppo di Cyberpunk 2077 rivelatosi decisamente complicato.
Dopo avervi riportato le informazioni svelate dal celebre giornalista, secondo le quali lo sviluppo del gioco è iniziato nel 2016 e che la demo del 2018 era falsa, il buon Schreier aggiunge altra carne al fuoco svelando che gli sviluppatori sono stati di fatto costretti ad effettuare crunch, anche se questo non era legalmente obbligatorio a causa di continue pressioni da parte dei manager.
L’audio programmer Adrian Jakubiak ha infatti affermato:
“Ci sono stati periodi in cui ho fatto crunch per 13 ore al giorno, lavorando a quei ritmi per cinque giorni a settimana. Ho degli amici che hanno perso la famiglia per questo schifo.“
Situazione questa che rasentava l’imbarazzante quando gli sviluppatori esprimevano tutto il loro disagio e stupore riguardo la data di uscita di Cyberpunk 2077 scelta dai vertici di CD Projekt, con questi che rispondevano prontamente che sarebbe andato tutto bene perché si trattava pur sempre del team di sviluppo autore di quel capolavoro che risponde al nome di The Witcher 3.
Jakubiak afferma che lui era convinto che tutte queste scelte scellerate avrebbero portato ad un lancio del gioco disastroso, ma comunque non aveva realmente capito l’entità che avrebbe raggiunto:
“sapevo che non sarebbe andata bene, ma non avevo capitolo le dimensioni del disastro.“
Il report di Schreier continua poi rivelando come gli sviluppatori erano certi di non riuscire a rispettare le scadenze, a dir poco folli, imposte dai loro capi, con tanto di stupore iniziale quando venne annunciata ufficialmente la data di uscita ufficiale di Cyberpunk 2077 fissata al 16 aprile 2020. Prima di quell’occasione infatti gli sviluppatori erano certi che il rilascio del gioco sarebbe avvenuto nel corso del 2022, con quella data fissata ad aprile che addirittura divenne presto un meme all’interno dell’azienda in quanto praticamente impossibile da rispettare.
La dirigenza faceva però orecchie da mercante, con l’obiettivo di rilasciare il gioco prima dell’arrivo delle console di nuove generazione, così da vendere quante più copie possibili del titolo con protagonista V.
Il giornalista è passato poi ad uno degli argomenti più scottanti dell’intera questione: le versioni PlayStation 4 e Xbox One di Cyberpunk 2077. Ebbene secondo le informazioni che è riuscito ad ottenere, neanche gli sviluppatori potevano accedere a queste versioni poiché non avevano accesso diretto ai devkit delle macchine di cui sopra.
Solo una piccola parte del team era effettivamente al lavoro sulle versioni console del gioco, con alcuni tecnici che avevano avvertito chiaramente la dirigenza del team polacco che era a dir poco impossibile far girare decentemente il titolo su console con ormai sette anni sul groppone, con la folla di Night City letteralmente ingestibile dalle componenti interne di PS4 e Xbox One. Ma anche in questo caso c’era la risposta pronta: il risultato finale sarebbe stato di buon livello perché si trattava del team di sviluppo che aveva realizzato The Witcher 3, capolavoro assoluto per pubblico e critica specializzata… una sorta di favola della buonanotte per i bambini impauriti dal mostro cattivo nascosto sotto il letto.
Queste convinzioni vacillarono un po’ alla fine del 2019, quando anche la dirigenza si convinse del rinvio di Cyberpunk 2077 da aprile a settembre, ma l’arrivo della pandemia da COVID-19, con gli sviluppatori costretti a lavorare da casa e quindi senza l’accesso diretto ai devkit di PS4 e One disponibili negli uffici di CD Projekt RED, il team fu costretto a provare le versioni console su PC, con alcuni problemi tecnici che rimasero in questo modo nascosti.
A quel punto era chiaro a tutti che sarebbe stato necessario un nuovo rinvio, con la data di lancio slittata a novembre, ma quando ad ottobre fu annunciata la fase gold ecco emergere altri grossi bug che costrinsero CD Projekt a rinviare l’uscita di altre tre settimane. Decisione questa che però non è bastata a risolvere una questione che era ormai sfuggita di mano un po’ a tutti, con un destino ormai segnato, a dir poco ineluttabile!
Cliccate al seguente link per leggere la nostra recensione del gioco, mentre qui potete gustarvi la nostra video recensione con la voce di Federico Viola (V).
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