Una delle sfide tecniche più complesse per Nintendo Switch 2 al lancio è senza dubbio Cyberpunk 2077: Ultimate Edition, che include sia l’avventura principale sia l’esigente espansione Phantom Liberty. Digital Foundry ha quindi deciso di mettere il titolo sotto la proverbiale lente d’ingrandimento, confermando che CD Projekt RED ha svolto un lavoro incredibilmente ambizioso, curando internamente il porting con ottimizzazioni su misura per l’hardware NVIDIA basato su ARM.
Come abbiamo evidenziato nella nostra recensione, la nuova console Nintendo offre quattro configurazioni principali: Qualità (30fps) e Prestazioni (40fps), entrambe disponibili in modalità docked o portatile. Switch 2 è l’unica console a supportare una versione personalizzata del DLSS (Deep Learning Super Sampling), che consente una ricostruzione dell’immagine nettamente superiore a quella ottenuta con FSR o TAA su altre piattaforme. In docked si punta ai 1080p, ma le risoluzioni dinamiche scendono fino a 540p (modalità Prestazioni) per mantenere la fluidità. In portabilità, le frequenze si abbassano e le risoluzioni oscillano da 360p a 810p, ma il DLSS riesce spesso a mascherare efficacemente le carenze.
Come leggiamo su Eurogamer, l’immagine è nitida in condizioni statiche, ma può presentare artefatti evidenti in movimento rapido, con fenomeni di blur e rumore temporale. Tuttavia, Switch 2 riesce a mantenere una qualità visiva sorprendentemente vicina a Xbox Series S e, per quanto riguarda le texture, persino equivalente a PS5. Grazie ai 9 GB di RAM utilizzabili, CDPR ha potuto mantenere texture ad alta risoluzione per ambienti, abiti e persino dettagli sul volto dei personaggi.
Un altro punto forte del porting è il caricamento degli asset: rispetto a PS4, Nintendo Switch 2 è in grado di sfruttare al meglio la velocità della memoria interna e delle schede microSD Express, riducendo drasticamente i fenomeni di pop-in. Il mondo di gioco si presenta coerente e fluido, anche durante spostamenti rapidi o scene complesse, dove PS4 tende ancora oggi a mostrare rallentamenti critici e caricamenti in ritardo.
Non mancano però delle concessioni: la densità di NPC e veicoli è paragonabile a quella della PS4, scelta quasi obbligata per evitare stress eccessivo sulla CPU della console. Anche le ombre mostrano risultati misti: migliorate negli interni rispetto alla old-gen, ma meno stabili e più pixellate all’esterno, con effetti visivi meno raffinati su elementi come alberi e recinzioni.
Sul piano prestazionale, la modalità Qualità a 30fps di Cyberpunk 2077 è la più consigliata: stabile e costante per la maggior parte del tempo, anche durante gli scontri a fuoco e la guida veloce, seppur con qualche calo occasionale. In confronto, la modalità Prestazioni a 40fps (accessibile solo su TV a 120Hz o sul display VRR portatile) offre un’esperienza meno solida, con frame rate oscillanti e assenza di VRR in docked che rende i cali più evidenti.
Particolarmente impegnativa è l’espansione Phantom Liberty, che sin dall’ingresso nella zona di Dog Town provoca cali sotto i 30fps, con dei glitch evidenti in guida e performance instabili durante le sparatorie. In queste sezioni Switch 2 non riesce a mantenere il passo con Series S, che invece garantisce una fluidità maggiore.
In definitiva, secondo Digital Foundry Cyberpunk 2077 su Nintendo Switch 2 si pone come una vera impresa tecnica. Pur con alcune rinunce, rappresenta una delle versioni più interessanti mai portate in ambito portatile. CD Projekt RED è riuscita a confezionare un prodotto che regge il confronto con le console attuali, mostrando il potenziale della nuova piattaforma Nintendo. Un risultato incoraggiante, soprattutto considerando che si tratta di un titolo così complesso e che pone basi solide per futuri porting AAA su Nintendo Switch 2.