Il portale videoludico IGN per la sua rubrica Unfiltered ha chiamato Denis Dyack, autore di titoli come Eternal Darkness: Sanity’s Requiem e il controverso Too Human, per parlare della sua carriera e dell’attuale situazione videoludica.
Sono state particolarmente significative le parole di lode e stima che lo sviluppatore ha utilizzato per descrivere Hideo Kojima, padre della ben nota serie Metal Gear e dell’attesissimo Death Stranding.
Dyack lavorò infatti con il game designer giapponese ai tempi del porting di Metal Gear Solid su GameCube e l’ha descritto come uno sviluppatore in grado di risolvere sempre tutti i problemi che si presentavano davanti alla possibilità di produrre qualcosa di veramente innovativo.
Sempre secondo la sua testimonianza, Dyack non avrebbe mai sentito Kojima dire che una cosa è impossibile e che è sempre riuscito a portare a casa risultati estremamente complessi che per un altro team invece sarebbero stati addirittura irraggiungibili.
I vari capitoli della serie di Metal Gear, in effetti, rimangono tuttora dei prodotti che a distanza di anni si distinguono per l’immortalità di alcune loro caratteristiche ed elementi, raramente riprodotti successivamente da altri videogiochi.
In conclusione, non è difficile notare come lo spirito creativo di Kojima non sia cambiato per niente anche per quanto riguarda Death Stranding, di cui abbiamo comunque visto poco e niente, ma la sua voglia di sorprendere sicuramente rimane ben visibile. Voi cosa ne pensate? Avete buone speranze oppure no?
In testa all’articolo potete trovare l’intera intervista con Denis Dyack.